Covid, il tribunale dei Ministri archivia l’inchiesta contro il governo Conte

Covid, dopo la chiusura dellโ€™inchiesta per epidemia colposa per la pandemia di Covid-19 che, tre anni fa, straziรฒ la Bergamasca, prosegue il lavoro dei magistrati. Se da un lato il lavoro della procura di Bergamo verrร  presto trasmesso a Roma, dallโ€™altro รจ stata archiviata la denuncia presentata nel medesimo anno – a titolo gratuito – da centinaia di cittadini di varie parti dโ€™Italia. Una contestazione presentata per diverse โ€˜infrazioniโ€™, tra le quali figurano i reati di epidemia, delitti colposi contro la salute, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione, omicidio colposo, e attentato contro i diritti politici del cittadino. La querela, presentata dallโ€™avvocato Carlo Taormina, รจ stata archiviata dal tribunale dei ministri di Roma.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte | Foto Newsby

Comโ€™รจ andata

Questโ€™ultima parte di indagine, nello specifico, coinvolgeva non solo lโ€™ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma anche i ministri Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese, Roberto Gualtieri, Alfonso Bonafede, Luigi Di Maio e Roberto Speranza. Ed era stato proprio Palazzo Chigi, nellโ€™agosto del 2020, a diffondere la notizia. Lโ€™avvocato Taormina, commentando la decisione del tribunale, ha dichiarato: “Il tribunale dei ministri ha brutalmente archiviato tutto. Io avevo interpellato decine di procure segnalando alla loro attenzione non solo i provvedimenti del ministero della Salute diramati sin dai primi giorni di gennaio del 2020 ma documentando in maniera circostanziata che anche gli assessorati competenti erano stati riservatamente avvertiti di quello che stava succedendo in Cina in quelle settimane. I cittadini su Facebook mi segnalavano i casi di mortalitร , da censurare penalmente, e io mi sono attivato nell’interesse della collettivitร  senza ottenere alcuna risposta dalle autoritร  giudiziarie“.

Massimo Galli
Massimo Galli | Foto Newsby

Le parole dei virologi

Sulla chiusura dellโ€™indagine per epidemia colposa portata avanti dalla Procura di Bergamo, e parlando anche di quanto avvenne presso il Pio Albergo Trivulzio di Milano, Speranza, Galli e Pregliasco hanno sottolineato le difficoltร  insite nellโ€™affrontare un virus sconosciuto. In particolare, rispetto quanto successo nella Rsa milanese, Massimo Galli ha dichiarato che โ€œdopo aver esaminato i dati che sono stati messi a disposizione e ricordando molto bene cosa รจ stato vissuto nella prima fase della pandemia, รจ difficile rilevare comportamenti che possano aver condizionato lโ€™esito dei fatti. Parliamo di un periodo in cui non cโ€™erano terapie se non quelle supportive, non cโ€™era recettivitร  negli ospedali, nรฉ diagnostica disponibile per una struttura come il Trivulzio, per cui non si poteva dire chi aveva il Covid e chi no e in cui ci si doveva arrangiare con quello che si avevaโ€. Per lโ€™esperto, sempre rispettando i morti e i familiari, รจ ingiusto โ€œattribuire la causa del proprio dolore nei comportamenti di qualcuno quando in questi comportamenti non possiamo rilevare particolari elementi di negligenza o colpaโ€.ย 

Dello stesso parere anche Pregliasco, che ha dichiarato: โ€œRitengo che sia stato fatto tutto il possibile, alla luce di una situazione emergenziale in un contesto dove non cโ€™era la possibilitร  di ricoveri ospedalieri, non cโ€™erano test nรฉ terapiaโ€.

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