Salvini: “Tornare a vivere entro aprile, ius soli? No o cade il governo”

Una nuova dichiarazione di guerra allo Ius soli, una mano tesa ai 99 Posse e una grande speranza: quella che nel mese di aprile l’Italia torni a vivere in condizioni di normalità. Questi i tanti temi trattati da Matteo Salvini a Napoli, dove si era recato in tribunale in occasione di una causa di diffamazione intentata proprio nei confronti del popolare gruppo musicale campano.

Salvini tra Ius soli, emergenza Covid e vaccini

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Particolarmente dure le sue parole a proposito dello Ius soli, un tema che il neo segretario del Pd, Enrico Letta, ha già definito centrale per il suo progetto politico. “Solo un marziano si occupa di regalare cittadinanze agli immigrati, in un Paese con le scuole chiuse, le università chiuse, le fabbriche in difficoltà e con gli italiani che hanno problemi di salute fisica e mentale – ha tuonato Salvini –. Se è stata una caduta di stile, lo dicano. Noi siamo al governo per fare cose serie. Ricordo al distratto parigino Letta che l’Italia è il Paese che in Europa concede più cittadinanze di tutti. Se lui parla di Ius soli vuol dire che vuole fare cadere questo governo. Non ci sono altre spiegazioni. Non penso che Draghi abbia la minima intenzione di parlare di cittadinanza“.

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Io penso e spero che il mese di aprile segni il ritorno alla vita nel nostro Paese – ha invece dichiarato Salvini a proposito dell’emergenza Coronavirus. Subiamo e rispettiamo i sacrifici che ancora ci toccano a marzo, ma conto che ad aprile potremo tornare a vivere. E spero la prossima estate sia l’estate del boom economico. Sui vaccini bisogna fare in fretta, mi fido del commissario Figliuolo. E se mi dice che può garantire 500 mila vaccini al giorno, sa quello che dice. Ringrazio Draghi per aver reintrodotto il ministero alla Disabilità e voglio dire chiaramente che i sei milioni di italiani disabili devono essere vaccinati prima di tutti“.

Il sindaco di Napoli e la causa ai 99 Posse

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Altro tema caldo, in particolare per il capoluogo campano, è quello delle vicine elezioni amministrative. Così Salvini: “Napoli è una città che soffre molto. Ha mille problemi ed ha un sindaco che si candida in un’altra Regione. Spero che arrivino presto le elezioni, e dal mio punto di vista ritengo che Catello Maresca sia una grande opportunità per il rinascimento di questa città. L’ho incontrato, e lo apprezzo molto come magistrato. Penso che da sindaco possa fare tanto per la città“.

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Infine una battuta sul vero motivo che lo ha condotto a Napoli. “Se chi mi ha minacciato ed insultato chiede scusa e fa una donazione di 1000 euro ad un’associazione di volontariato di Napoli, per me il discorso è chiuso. Il tribunale deve occuparsi di cose più importanti. Quando uno parla di prendere a calci nel sedere un’altra persona, che non avrebbe il diritto di venire a Napoli, non fa una critica ma istiga alla violenza. Io preferisco De Gregori e De André ai 99 Posse, ma questo fa parte dei gusti musicali. Che sono una cosa soggettiva“, ha tagliato corto Salvini.

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