Salvini per la pace in Ucraina divide il Csx: “Io solidale”, “No, è propaganda”

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Si continua a discutere di guerra in Ucraina e prospettive di pace nel mondo della politica e dell’opinione pubblica italiana. E ancora una volta divisivo è il ruolo che Matteo Salvini sta provando a ritagliarsi. Tanto che parte del centrosinistra continua a stigmatizzare l’approccio del leader della Lega, ma altri lo elogiano.

Da Letta elogio a Draghi, poi punzecchia Salvini

Chi, invece che su Salvini, si concentra sul presidente del Consiglio è però Enrico Letta. “Dai leader europei un grande messaggio di unità, abbiamo rischiato perché la divisione sarebbe stato un regalo a Putin. Siamo soddisfatti e invitiamo Draghi a continuare su questa strada. Non posso che biasimare il comportamento di Orban e del suo governo, è la dimostrazione che bisogna togliere il diritto di veto in Europa“, ha dichiarato il segretario del Pd nella sede del Nazareno, prima della segreteria di partito.

Nostra grande priorità è il salario dei giovani, quindi fine degli stage e che il primo salario sia vero. Entro questa legislatura si deve arrivare ad un accordo sul salario minimo. Siamo pronti a discutere, come lo siamo per affrontare il problema salariale del Paese“, ha continuato Letta. Che solo a questo punto ha tirato in ballo la Lega e Matteo Salvini: “Noi chiediamo delle risposte. Mentre la crisi era in corso c’erano trattative non si sa bene tra chi, in che modo e in che forma tra l’invasore russo e un partito di governo italiano. Quindi noi chiediamo chiarezza, non può terminare a tarallucci e vino“.

Santoro “solidale” con Salvini: “E il Pd è al linciaggio pacifisti”

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Questa visione, però, non è universale. “Siamo contenti che una piccola parte del Parlamento abbia dato ascolto al nostro appello, ma ci chiediamo perché i grandi partiti facciano così tanta fatica. Se mi convince il pacifismo di Salvini? Trovo particolare la situazione che si è creata con il senatore, perché avrebbe meritato indignazione in passato e non per il suo tentativo di viaggio a Mosca. Mi viene di essere solidale con lui“. Così il giornalista e presentatore, Michele Santoro, entrando al Capranichetta, per l’evento da lui organizzato dal titolo Noi ci siamo.

E Santoro, oltre a tendere la mano a Salvini, ha attaccato le forze tradizionali di centrosinistra: “Il Pd? Oramai siamo al linciaggio del movimento pacifista. Non possiamo dire che sono contro la Nato, sono per il fatto che l’alleanza atlantica in Europa sia gestita dagli europei. Io vorrei capire dove sta andando l’Europa, visto che pagheremo il gas sei volte di più in conseguenza delle loro scelte. Io sono un sognatore e mi auguro di difendere l’integrità territoriale dell’Ucraina“.

Pacifismo Lega: a sinistra c’è chi prende tempo

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Io mi occupo di raccontare le storie e adesso cominciamo a narrare di questo conflitto, partendo dalla criminalizzazione di Putin passando dagli ucraini disarmati che chiedevano le armi. Con il tempo ci siamo resi conto che, invece, le armi le avevano. Salvini? Dobbiamo distinguere tra chi parla al mondo e chi parla al suo elettorato“. Così, invece, l’attore e regista Ascanio Celestini, entrando al Capranichetta per l’evento organizzato da Santoro.

Se Salvini portasse la pace nel mondo sarei contento“, ha proseguito Celestini. Che però ha subito chiarito la sua posizione: “Il suo viaggio a Mosca? Storia che non sta in piedi, ha fatto una nuova gaffe. Noi non sappiamo mai in diretta qual è il lavoro della diplomazia, ma speriamo che si muova bene. Nonostante tutto, mi fa sorridere il fatto che Draghi telefoni a Putin. Non credo che sia più credibile Erdogan di Draghi, perché bombarda i curdi e nega un genocidio. Noi europei avremmo potuto avere credibilità, se non fossimo diventati parti in causa“.

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Mozione M5s su operato intervento dell’Italia in Ucraina? Vediamo cosa presentano, perché ci sono stati tanti annunci e pochi atti concreti, considerato che hanno votato per invio armi. C’è una situazione molto più complicata sui prezzi del gas. Servirebbero accordi anche con la Russia“. Queste le parole, infine, del deputato di Alternativa Pino Cabras. “Il viaggio di Salvini? Per ora è propaganda. A parole è pacifista, ma nei fatti no – ha continuato –. Le condizioni per la pace c’erano già in passato, quindi benvenuti ai ripensamenti“.

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