Salvini: “Ddl Zan? Non c’è stata ingerenza, se il Papa parla lo ascolto”

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La lettera del Vaticano al Governo? Non è un’ingerenza. Il Papa potrà dire quello che pensa? Esprime liberamente il suo pensiero, che coincide con il mio“. Così Matteo Salvini, leader della Lega, durante un punto stampa a margine della manifestazione dell’UCPI, Unione Camere Penali Italiane.

Il Vaticano e il Ddl Zan, Salvini: “Io ascolto il Papa”

Il riferimento, chiaramente, è al Ddl Zan e alle polemiche che sono esplose in questi giorni dopo l’intervento della Santa Sede a proposito dell’approvazione delle legge contro l’omotransfobia. Che, secondo il Vaticano, “viola il concordato” e dev’essere modificata. Una questione su cui Salvini conferma di essere concorde.

La palla è in mano al PD. La disponibilità del centrodestra a mettersi al tavolo per modificare il testo e approvarlo all’unanimità c’è. Se si vuole tirare dritto, allora il documento non passa“, sottolinea Salvini. Che poi rilancia: “Io quando il Santo Padre parla, lo ascolto con rispetto“. Il tutto a poche ore dall’intervento di Mario Draghi, che aveva ribadito come l’Italia sia uno Stato laico e non confessionale.

La riforma della giustizia e il nuovo attacco a Letta sulla Nazionale

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Salvini però promette battaglia anche su altri fronti. Tra cui spicca quello della riforma della giustizia. “Una giustizia giusta sta a cuore a tutti gli italiani, non è una battaglia di parte – afferma il segretario della Lega –. Noi sosteniamo le proposte di legge già presenti in Parlamento e che saranno discusse il prima possibile. Da luglio gli italiani potranno dare una spinta firmando i referendum. Perché se il Parlamento non si dà una mossa, gli italiani daranno la scossa. Io conto che arrivi il sostegno dal 90% dei cittadini, indipendentemente dai partiti“.

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Ultimo capitolo riguarda quello della Nazionale di calcio. E, in particolare, la scelta di alcuni calciatori azzurri che non si sono inginocchiati a sostegno del movimento Black Lives Matter. Una questione su cui Salvini ribadisce il suo pensiero, con una nuova stoccata al segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. “Io sono per la libertà. Se qualcuno vuole inginocchiarsi si inginocchia, chi non vuole farlo resta in piedi. Senza che quelli che stanno in piedi siano etichettati come razzisti – spiega –. Da segretario di partito ho altro di cui occuparmi. Spiace che Letta faccia il processo a Bastoni e Bonucci. Speriamo vincano e punto. Posizione Uefa su stadio arcobaleno? Vorrei gli stadi dipinti di bianco, rosso e verde, punto“.

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