Sala: avanti su Area C e protocollo anti movida violenta milanese

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Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha ufficialmente iniziato la campagna elettorale in vista delle elezioni di ottobre. Il primo cittadino ha espresso il suo punto di vista in merito all’Area B e C. Il suo avversario alle elezioni comunicali, Luca Bernardo, vorrebbe abolire e rivedere le limitazioni all’ingresso in città per i veicoli più inquinanti. L’attuale sindaco, però, non è d’accordo: “Non replico a Bernardo, ma dico con nettezza che noi andremo avanti sull’Area B e l’Area C. Questo se vinceremo, perché crediamo che sia per il bene dei milanesi e il contributo di Milano a un problema drammatico di climate change”.

E ha aggiunto: “Per me la salute e quello che respirano i milanesi sono priorità. Credo che tutti noi ogni giorno vediamo i disastri che nascono dai problemi che nel mondo si generano per il cambiamento climatico che a sua volta nasce dall’inquinamento”. Per Sala una città “saggia” come Milano deve farsi quindi carico del problema del cambiamento climatico. Questo facendo la sua parte, anche con il mantenimento dell’Area B e C.

Milano, Sala: “Da settembre in via Melzo-Lecco asporto vietato dalle 24”

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Inoltre, il sindaco del capoluogo Lombardo ha firmato un protocollo contro il fenomeno della movida violenta milanese. Questo, siglato insieme al prefetto Renato Saccone, impedirà l’asporto di bevande alcoliche, da mezzanotte alle 6 del mattino, in due dei luoghi storici della movida meneghina: via Melzo e via Lecco.

Da inizio settembre in via Melzo e in via Lecco sarà totalmente vietato l’asporto di bevande alcoliche da mezzanotte alle 6 del mattino” ha detto Giuseppe Sala. Questo, come spiegato dal primo cittadino, è uno dei provvedimenti contenuti nel “protocollo per una movida sana”.

Il protocollo, come spiegato da Giuseppe Sala, è firmato “in Prefettura dal Comune e dai rappresentanti degli esercenti. “Questa specifica azione è frutto del fatto che i residenti di queste due vie si sono lamentati più che altrove della difficile convivenza con i frequentatori dei locali pubblici”.

 

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