Regionali Lazio, Patuanelli: “Bianchi è interprete del programma del M5s”

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La decisione del Movimento 5 Stelle di candidare Donatella Bianchi alle prossime elezioni regionali nel Lazio sta facendo discutere. Il senatore pentastellato Stefano Patuanelli è convinto si tratti di una decisione corretta, per una donna che incarna i valori del Movimento. “Nessun rischio di lasciar vincere la destra. La nostra scelta di candidare Donatella Bianchi alle Regionali del Lazio è un modo per individuare una persona che possa essere interprete di un programma per i cittadini laziali ed è un modo per trovare una persona della società civile che si mette in gioco“, le sue parole fuori da Palazzo Madama rispondendo alla domanda sul rischio di lasciare la regione in mano al centrodestra con la scelta della conduttrice Rai come candidata.

Ciani (Pd): “Candidatura Bianchi è inspiegabile”

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Sulla questione è intervenuto anche il deputato del Partito democratico, Paolo Ciani, entrando alla Camera per partecipare alla seduta sul decreto Anti-Rave. “La candidatura di Donatella Bianchi è inspiegabile perché qui nel Lazio governiamo con loro da qualche anno. Non si capisce la motivazione, soprattutto perché in Lombardia sono stati coinvolti gli iscritti, mentre per la Regione Lazio no. Il Movimento si assume una grande responsabilità e spero che gli elettori capiranno l’errore. Un’occasione mancata“, le sue parole.

E ancora: “Decreto Anti-Rave? Un testo nato male ed aggiustato comunque male all’interno di un provvedimento che prevede anche aspetti sulla giustizia e sanità. La maggioranza farà la sua parte e noi la nostra, siamo qui per contrastarlo nei fatti“, ha concluso.

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