Referendum giustizia, Salvini: “Verso la modernità”. Lo stop di Conte

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Per il leader della Lega, Matteo Salvini, quella di ieri era una “bellissima giornata per la democrazia e per gli italiani che potranno votare dei referendum per fare una grande riforma della giustizia. Sarà un passo in avanti. Si eviteranno le migliaia di innocenti in carcere. I delinquenti continueranno ad andare in galera e ci sarà la separazione delle carriere e l’eliminazione delle correnti. Questo referendum porta l’Italia nella modernità, ha dichiarato commentando le delibere della Consulta.

Referendum giustizia, Conte: “Consultiamo iscritti online”

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Secondo Giuseppe Conte, capo politico del Movimento 5 Stelle, invece, “i quesiti referendari sulla giustizia offrono una visione parziale e sono inidonei a migliorare e rendere più equo il servizio della giustizia. Siamo orientati a respingere i quesiti ma da noi la discussione è sempre molto ampia e ho già anticipato che mi piacerebbe coinvolgere e consultare gli iscritti su questo tema e lo faremo la prossima settimana. L’orientamento e la linea politica condivisa è negativa, non è così che si offre alla giustizia la possibilità di migliorare”.

Green pass: “Allentamento misure, no smantellamento”

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Dopo aver toccato il tema dei referendum, il leader pentastellato ha commentato l’iniziativa di alcuni parlamentari grillini che hanno formulato un ordine del giorno per abolire il green pass nel primo provvedimento utile. “La linea del Movimento è sempre stata chiara: il M5S è sempre in prima linea per una politica sanitaria responsabile per la protezione dei cittadini, nel segno della precauzione – ha chiarito -. Però ci siamo detti anche che ogni misura restrittiva va sempre giustificata nell’adeguatezza e proporzionalità della curva epidemiologica. Se peggiora dobbiamo inasprire le misure restrittive, se migliora dobbiamo pensare di allentarle. Ora la curva sta migliorando e quindi sta nascendo una sensibilità diffusa per sollecitare il governo a valutare se è il caso di allentare. Sicuramente non si possono smantellare i presidi di protezione sin qui costruiti con senso di responsabilità nell’interesse della comunità nazionale”.

Flash mob alla Camera contro la certificazione verde

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Infine, proprio contro il green pass, ieri è scesa in piazza Alternativa per un flash mob davanti alla Camera. “Per la prima volta nella storia del parlamentarismo europeo c’è un situazione per cui il Governo decide chi può votare e chi no. Oggi riguarda i parlamentari. Domani potrebbe riguardare i cittadini – ha commentato il deputato Pino Cabras -. Fico è diventato lo scendiletto di Draghi, si è messo a 90 con Draghi. Draghi è il personaggio che ha fatto più danni alla democrazia negli ultimi vent’anni. Ha consentito una raffica di voti di fiducia come non si è mai visto”.

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