Primarie del Pd, Elly Schlein è la nuova segretaria. Superato il milione di elettori

Le primarie del Pd si sono concluse con una sorpresa: Elly Schlein ha ribaltato i pronostici, diventando la nuova segretaria, nonché la prima donna a guidare il partito. Anche se Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Emilia Romagna, era il favorito dai sondaggi e dal voto nei circoli e poteva contare sull’endorsement di alcuni esponenti illustri del Pd, tra cui l’ex segretario Nicola Zingaretti, i voti ai gazebo hanno premiato la sua avversaria. Sull’80% dei voti scrutinati Schlein ha preso il 53,80%. L’affluenza  è stata positiva, con oltre un milione di persone che si sono recate alle urne per scegliere la nuova guida del Pd.

La promessa di Schlein: lavoreremo per l’unità del partito

In seguito alla vittoria, Schlein ha subito iniziato a parlare dei suoi progetti per il futuro. “Saremo quel partito che non si darà pace finché non avrà posto un limite alla precarietà, lottato per portare a casa il salario minimo. Ci rivolgeremo a tutte le altre opposizioni per fare questa battaglia insieme“, ha promesso la neosegretaria nella sede del suo comitato elettorale. “Lavoreremo insieme nell’interesse del Paese e del partito, lavoreremo per l’unità– ha continuato Schlein ringraziando Bonaccini, De Micheli e Cuperlo- Il mio impegno sarà quello di essere la segretaria di tutte e di tutti, così lavoreremo insieme per tornare a vincere insieme. Mi spetta la grande responsabilità di tenere insieme la nostra comunità“, ha aggiunto.

Pd, Schlein: “È il nostro tempo, abbiamo realizzato un sogno insieme”

È il nostro tempo, ci abbiamo creduto così forte che abbiamo realizzato un sogno insieme, ma facciamo in modo che sia solo l’inizio“, ha poi dichiarato Schlein. “Voglio pensare a una grande attivista e combattente uccisa in Brasile, Marielle Franco, ma anche a un amico, un collega, un compagno di lavoro al Parlamento europeo che si è spento proprio oggi, Curzio Maltese– ha aggiunto- Voglio salutare la famiglia di Alberto Brasca, che purtroppo non ha potuto gioire con noi di questa vittoria. Voglio salutare i genitori di un altro attivista che si è spento qualche anno fa, Gianclaudio Pinto, e con lui Antonio Prisco, che ha contribuito a organizzare il primo sciopero dei rider del Paese. Da ultimo voglio ricordare chi ha condiviso con me il sogno di un’Europa federale, Antonio Megalizzi, ucciso nell’attentato a Strasburgo qualche anno fa“.

“Straordinaria festa di partecipazione, prima risposta all’astensionismo”

La segretaria del Pd ha poi commentato al buona affluenza delle primarie. “È stata una straordinaria festa di partecipazione, è il nostro inizio di risposta al picco di astensionismo che abbiamo visto alle ultime elezioni politiche e nelle nostre città. Vi vorrei chiedere un impegno: non dobbiamo avere l’ossessione di chi oggi non ha partecipato, di quelle che alle ultime elezioni non si sono espresse perché tra quelle persone ci sono purtroppo soprattutto le fasce di reddito più basso e questo vuol dire una crisi della democrazia“, ha osservato Schlein.

“Quando i sogni si fanno in tanti, si realizzano”

Schlein, dopo le dichiarazioni alla stampa nel suo comitato elettorale, ha pronunciato il suo primo discorso da segretaria del Partito Democratico davanti a volontari, militanti, attivisti e dirigenti che l’hanno sostenuta nella corsa alle primarie contro l’altro candidato, Stefano Bonaccini, pubblicamente ringraziato assieme a De Micheli e Cuperlo. La neosegretaria ha iniziato i ringraziamenti chiedendo di ricordare con un applauso Daniele Lucera, lo scrutatore che si è spento durante le operazioni di scrutinio ai seggi, e la strage di migranti a Crotone. Acclamata da diversi esponenti del Pd, tra cui Francesco Boccia, Giuseppe Provenzano, Nicola Zingaretti e Cecilia D’Elia, Schlein ha insistito sulla necessità di rimettere al centro i diritti, tra cui il diritto alla casa, alla scuola pubblica “come prima leva all’emancipazione sociale” e il diritto dei figli delle famiglie omogenitoriali.

Pd, Zingaretti: “Mi auguro che tutti ora capiscano che è tempo di unità vera, non formale”

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Io mi auguro che tutte e tutti ora capiscono che è il tempo dell’unità vera e non formale“, ha dichiarato Zingaretti in seguito alla vittoria di Schlein. “Qualche mese fa ho sbattuto la porta in quel modo auspicando un radicale cambiamento, erano mesi che non ero felice come lo sono questa sera. Sono felice per Elly, per l’Italia, per la comunità democratica. E sono felice perché per me si chiude una stagione nella quale troppe incomprensioni erano legate a quella denuncia che forse era stata messa sotto il tappeto troppo velocemente. E invece quello che serviva era proprio questo, cambiare davvero“, ha aggiunto.

Un milione di persone che sceglie il leader di un partito politico è un caso unico in Italia, non siamo un partito tascabile del leader, siamo un partito popolare con una leader, quindi è già cambiato qualcosa. Quello che è accaduto è quello che serviva all’Italia“, ha concluso Zingaretti.

Pd, Boccia: “Con la sinistra moderna di Elly Schlein nasce una nuova stagione politica”

Quando ho guardato per la prima volta negli occhi Elly, che voleva candidarsi, mi ha detto: ‘Guarda che vinciamo‘. Io ho detto: ‘Questa lucida follia mi piace‘”, ha raccontato Francesco Boccia, senatore del Pd ed ex ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie durante il governo Conte II.

Non ci credevano quelli che non conoscono fino in fondo il Pd e non avevano capito che forza della natura è Elly. Attorno a lei abbiamo costruito una mozione orgogliosamente di sinistra, di una sinistra moderna, che penso lei incarni meglio di tutti. Ora tocca a una nuova generazione, ognuno di noi dovrà dare un contributo. Sono sicuro che nasce una nuova stagione politica in Italia. Il congresso è finito, Elly Schlein ha vinto, la sua mozione parla chiaro. Bisognerà avere rispetto per i sostenitori di Bonaccini, sono sicuro che lavoreremo insieme unitariamente con un profilo politico-culturale molto chiaro: abbiamo una sinistra rinnovata, rigenerata, fortemente europeista, alternativa alla destra identitaria di Giorgia Meloni“, ha concluso Boccia.

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