Mattarella: “Non arrendersi alla guerra, interrompere spirale”

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Non ci arrendiamo alla logica di guerra, che consuma la ragione e la vita delle persone e spinge a intollerabili crescendo di morti e devastazioni. Sta rendendo il mondo più povero e rischia di avviarlo verso la distruzione. E allora la richiesta di abbandonare la prepotenza che ha scatenato la guerra. E allora il dialogo. Per interrompere questa spirale“. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sua visita odierna ad Assisi, per partecipare alle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d’Italia. Al suo arrivo è stato accolto dal custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dalla sindaca di Assisi Stefania Proietti. Presente anche il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi.

L’accensione della lampada

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A due anni dalla pandemia è l’Italia intera, non una sola Regione come avviene di solito, ad accendere la lampada che arde nella Basilica superiore di Assisi presso la tomba di San Francesco. Proprio per questo l’incarico è stato affidato al Capo dello Stato. Ad attendere il presidente della Repubblica anche tanti bambini che alla sua vista hanno gridato “Presidente, presidente“, per poi intonare l’inno di Mameli.

Mattarella: “Paesi e istituzioni sono chiamati al dialogo”

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Sono trascorsi ottocento anni dall’incontro tra Francesco d’Assisi e Malek al-Kamel. Ed è la sincera volontà di dialogo ciò cui sono chiamati anzitutto i Paesi e le istituzioni, per garantire futuro all’umanità. La pace è un diritto iscritto nelle coscienze e rappresenta l’aspirazione più profonda di ogni persona, appena alza lo sguardo oltre il proprio presente“, ha riferito il Capo dello Stato nel suo discorso. Mattarella ha così acceso, a nome di tutta la popolazione, la lampada votiva dei Comuni italiani che arde sulla tomba di San Francesco.

 

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