Manovra, Misiani: “Meloni ne esce più debole, gestione confusa e pasticciata”

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Giorgia Meloni ne esce indebolita“. E’ questa l’idea del senatore dem, Antonio Misiani, che è tornato a parlare della manovra, che dovrebbe essere approvata nelle prossime ore. “La maggioranza non ha dato buona prova di sé. La gestione della legge di bilancio alla Camera è stata confusa, pasticciata, se si è rischiato l’esercizio provvisorio non è per responsabilità dell’opposizione, che non ha mai fatto ostruzionismo, ma per le divisioni della maggioranza, che vengono sedate a colpi di voti di fiducia. Accadrà così al Senato, per la legge di bilancio, e alla Camera per il decreto rave, in un Governo che in due mesi di vita ha già varato nove decreti legge, uno dei numeri più elevati della storia recente del Paese. Rimane un impianto di una manovra pessima, che non aiuterà il Paese a scongiurare la recessione, ma allargherà le disuguaglianze“, le sue parole.

“Decreto rave? Governo costretto a smentire se stesso”

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Governo bocciato anche nella gestione del cosiddetto decreto rave. Anche in questo caso, secondo Misiani, l’esecutivo è stato costretto a rinnegare parte delle proprie idee, facendo una decisa retromarcia. “Il Governo ha scelto la strada della tagliola e questo porterà all’approvazione del decreto. Segnalo che la norma sui rave, che abbiamo contestato sin dall’inizio ritenendola a rischio di incostituzionalità, è stata radicalmente riscritta dal Governo, che alla fine è stato costretto a smentire se stesso, come è accaduto sulla legge di bilancio per la norma per i pos. Se il Governo desse un po’ più retta all’opposizione credo che ne guadagnerebbe la maggioranza e il Paese, soprattutto. Purtroppo questo non sta avvenendo“, ha aggiunto.

“Suggeriamo prudenza al Governo sul decreto sicurezza”

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Infine, il senatore dem è tornato a parlare anche del decreto sicurezza. “Noi al Governo suggeriamo prudenza, in particolare al ministro dell’Interno, che ha già sbattuto la faccia contro un muro sul decreto rave, perché è stato costretto sostanzialmente a rimangiarsi quella norma e a modificarla profondamente. La sicurezza è una materia molto delicata, è un diritto fondamentale dei cittadini che va garantito, ma le norme vanno scritte bene. Visti i precedenti, che non sono esattamente felici, suggeriamo grande prudenza su una materia così delicata, che chiama in causa i diritti costituzionali di tutti“, ha concluso Misiani.

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