M5s a scuola, da Conte nuova frecciata a Draghi: “Il Parlamento lo aspetta”

Parte la prima lezione della scuola di formazione del M5s al Tempio di Adriano, a Roma. Un’occasione per molti pezzi grossi della galassia pentastellata per fare il punto sulla delicatissima situazione politica e geopolitica in corso. Ma l’eco piĂą assordante dell’iniziativa è rappresentata ancora una volta dalle parole di Giuseppe Conte.

La scuola del M5s: “Mondo complesso, partecipino tutti”

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Sono molto contento che oggi si inauguri la scuola di formazione del Movimento 5 Stelle. Dobbiamo affrontare molte tematiche, anche complesse. Oggi viviamo in un mondo estremamente complesso, e avere diversi punti di vista è importante. Lo è per chi fa parte del M5s, ma anche per chi ne è fuori. Quindi questa notizia è ottima“, commenta il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, prima di entrare al Tempio di Adriano.

Oggi si inizia. Puntiamo molto su questa scuola di formazione“, commentano i deputati e senatori M5s che hanno partecipato alla prima lezione. Argomento: “Etica e politica“. “L’ho preparato per 15 giorni, e oggi gliele canto chiare“, spiega il professor Gustavo Zagrelbesky. “Si parlerĂ  di questioni molto attuali. Ci sarĂ  anche un personaggio di rilievo come Vito Mancuso, che parlerĂ  di teologia morale“, aggiunge l’ex presidente della Corte costituzionale.

Conte, il ruolo del Premier e le frecciate a Draghi

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Non è una questione di essere professionisti della politica, la politica deve essere aperta a tutti i cittadini. Tutti devono interessarsi della politica, del bene comune e della Res Publica“, è invece la lettura di Giuseppe Conte. “Tutti devono poter partecipare a questo laboratorio. In cui potremo lavorare insieme, studiare insieme, migliorare insieme le nostre conoscenze“, aggiunge il leader del M5s a margine della scuola di formazione del partito al tempio di Adriano.

Non manca una lunga serie di frecciatine al presidente del Consiglio. Conte ci gira a lungo attorno, prima di fare il nome di Mario Draghi. “Io anche da presidente del Consiglio ho sempre continuato a studiare. Non si può pensare che con tutti i dossier che arrivano non occorra studiare. Sarebbe stato fortemente irresponsabile limitarsi all’imposizione delle mani. Per fornire soluzioni ai cittadini bisogna studiare, sporcarsi le mani e impegnarsi tanto. C’è sempre tempo per una scuola di formazione, l’importante è partire. Mario Draghi? Il Parlamento aspetta di riceverlo“, è la conclusione del leader M5s.

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