Gualtieri: “Non scontato sostegno di nessuno”, ma parla già da sindaco

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Roberto Gualtieri, sebbene non espressamente, già ragiona da sindaco di Roma. All’indomani del primo turno delle elezioni amministrative, il candidato del centrosinistra ha preso parte a un incontro con i tecnici dell’Atac. E se da un lato ha detto la sua sul prosieguo della corsa verso il Campidoglio, dall’altro ha già illustrato cosa a suo giudizio si potrebbe fare per migliorare i trasporti nella Capitale. In particolare dopo il nuovo incendio che ha distrutto trenta bus in mattinata.

Gualtieri e la situazione ballottaggi a Roma

Sostegno da Calenda e Raggi? Io rispetto la riflessione. Non vogliamo tirare nessuno per la giacca. Abbiamo molto rispetto per tutti gli elettori. Noi ci presenteremo con un programma convincente e credibile per rilanciare Roma“, ha promesso Gualtieri.

E il candidato sindaco garantisce che la priorità adesso non sono gli eventuali apparentamenti. “Ora c’è Roma – ha sottolineato Gualtieri –. È una scelta tra due alternative. Io non do per scontato il sostegno di nessuno. Chiedo il sostegno e cerco di renderlo credibile con i fatti. Noi ci rivolgiamo a tutti i romani, perché non si può più sbagliare. Ci sono le risorse del Pnrr che può cambiare il volto della città e così Expo 2030. Confronto con Michetti? Certo“.

Da candidato sindaco già soluzioni ai problemi Atac

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Attualmente, però, Roma è alle prese con gli annosi problemi sui mezzi di trasporto pubblici. Tema molto noto e caro a Gualtieri: “Dopo aver parlato con il prefetto ho parlato con i dirigenti e i tecnici di Atac a proposito dell’incendio, delle possibili cause e sulle cose da fare. Come ho già avuto modo di dire, c’è un’indagine in corso e non si esclude alcuna ipotesi. Tuttavia c’è una forte correlazione tra il tasso di probabilità di incidenti e incendi e l’età stessa della flotta. Perché almeno una parte di essa ha più di dieci anni“.

E sulla vicenda, come detto, Gualtieri ha già parlato da sindaco: “È assolutamente importante accelerare il rinnovo della flotta, oltre a quanto già finanziato dal Pnrr. Ma è fisiologico, ogni anno bisogna sostituire 150 autobus, per farli uscire dalla circolazione quando superano i dieci anni. Ma sarebbe anche necessario valutare un’immissione straordinaria di nuovi autobus, per ridurre in modo più significativo e più drastico questa quota di flotta vetusta e pericolosa. Tutti hanno confermato che per ridurre gli incidenti bisogna eliminare i veicoli con più di dieci anni e che sono troppi. Bisogna sostituirli. Necessario trovare un meccanismo per avere questo ricambio“.

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