Giorgia Meloni: “Csx senza contenuti, basta bonus e reddito cittadinanza”

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Vedo difficoltà di entrare nei contenuti. Forse proprio un governo di centrodestra può offrire contenuti. Noi non stiamo insieme per necessità, ma per la visione. Poi dicono che se vinciamo l’Italia viene risucchiata in una voragine e crollano i mercati in Europa. Tutto abbastanza surreale“. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che prosegue la sua campagna elettorale in Versilia. Nella sua tappa a Marina di Pietrasanta ha fatto il punto sulla corsa alle elezioni, sul programma del centrodestra e su come a suo giudizio stia cambiando il Paese.

Giorgia Meloni, il bipolarismo e i problemi del centrosinistra

Proprio da questo punto è partita Giorgia Meloni: “Sono convinta che, per come si stanno mettendo le cose, queste elezioni possano riportare in Italia un sistema molto bipolare. Io credo nel bipolarismo. Significa avere due visioni del mondo. Una parte ha cinque anni per realizzare la sua visione, l’altra fa legittimamente opposizione“. Quindi un attacco al centrosinistra: “Non so come sia facile, in questo modo, mettere in piedi un programma nei contenuti“.

Calenda – ha ricordato Giorgia Meloni – aveva presentato un progetto per il nucleare in Italia. Ma i 5 stelle non vogliono neanche le trivellazioni nel mare. Reddito di cittadinanza? Lo ha voluto Di Maio, ministro del Lavoro, ne fu l’artefice. Ma il movimento di Carlo Calenda lo ha contestato fino alla fine. Io vedo il rischio di entrare nei contenuti con molte difficoltà, per il centrosinistra. E credo che questo sia il motivo per cui di contenuti non si riesca a parlare. Io il problema dei contenuti non ce l’ho, e sono pronta a rispondere“.

Il programma di governo di Fratelli d’Italia e centrodestra

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Giorgia Meloni è poi entrata nel merito del suo programma verso le elezioni: “Io credo che in Italia non servano altre tasse. Vanno diminuite. Non sono d’accordo con la patrimoniale, con questa idea che in Italia la ricchezza debba essere sempre colpita senza distinguere come è stata prodotta. Un conto è produrre ricchezza, un altro stare seduti su pozzi di petrolio costruiti nei decenni precedenti. Oggi le tasse vanno diminuite sul lavoro, noi abbiamo fatto una proposta. Più assumi e meno paghi, mentre oggi non sempre all’aumento della produzione corrisponde l’aumento dell’occupazione“.

Dobbiamo incentivare quelle aziende che assumono, perché è l’unica soluzione alla povertà. Quest’idea che lo Stato per decreto possa creare lavoro, abolire la povertà, è sbagliata. La ricchezza in Italia non la crea lo Stato, ma le aziende e suoi lavoratori. Lo Stato può solo metterle in condizione di farlo. Non condivido nemmeno questa idea paternalistica dello Stato – ha quindi spiegato Giorgia Meloni –. I bonus, il reddito di cittadinanza, sono qualcosa che dai a qualcuno che non ti serve. Il messaggio più sbagliato è questo“.

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Quindi una riflessione sulle quote rosa. “Anche le donne devono capire che bisogna competere ad armi pari. Poi lo sappiamo che ci sono discriminazioni, non ci sono servizi adeguati. La quota non è meritocratica. Quella fatta col bilancino non sempre ti consente di fare le liste nel migliore dei modi. Se devi mettere sempre 50 e 50, qualcuno bravo rimane sempre fuori. Non vi regala niente nessuno, quindi conquistatevelo“, ha concluso Giorgia Meloni.

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