Fedriga ‘frena’ sul coprifuoco:
“Non fossilizziamoci solo su questo”

Il presidente della Conferenza delle Regioni, nonché presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, mette in chiaro il proprio pensiero a proposito delle imminenti riaperture. “Penso che dobbiamo guardare il settore delle riaperture ad ampio ventaglio. Ci sono attività ancora chiuse come le palestre e il settore del wedding che non ha prospettive”, dice a Radio24. Se “ci fossilizziamo” solo sul coprifuoco, “ho paura che sbagliamo obiettivo. Dobbiamo guardare a tutto tondo il problema”. È proprio questa la strada tracciata dal governo Draghi nelle scorse settimane: l’attuale decreto Covid ha lasciato invariato il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5, ma a metà mese ci sarà una verifica con gli esperti per capire se sarà possibile accorciare l’orario.

Una sorta di (piccola) presa di distanza rispetto a quello che sta dichiarando il leader della Lega, Matteo Salvini, da ormai diversi giorni. “Mi auguro che il coprifuoco possa avere gradualità, per arrivare a toglierlo. Ma se ci fosse la necessità ancora di qualche settimana nessuno si straccerà le vesti. È fondamentale riaprire qualche attività con la massima sicurezza.

Vaccini, Fedriga: “Poca adesione con AstraZeneca, ora chiarezza”

“Anche nella mia Regione abbiamo un’adesione sotto le aspettative per certi target d’età, dovuta ad una fascia di popolazione che non intende vaccinarsi, ma anche a una grande fascia che non vuole usare AstraZeneca e questo crea gravi problemi sulla campagna vaccinale”. Massimiliano Fedriga, sempre nel dell’intervista con Radio24, fa riferimento alla situazione della vaccinazione nella sua regione.

“Io spero che le chiarezze che devono essere fatte sempre di più dagli organi competenti possano rassicurare i cittadini. Ho visto degli studi su AstraZeneca che indicano come le controindicazioni e gli effetti avversi siano molto più bassi rispetto a medicine che abbiamo quotidianamente nelle nostre abitazioni”. “Dobbiamo avere molta razionalità”, ha quindi concluso il presidente del Friuli Venezia Giulia. “Non c’è dubbio che su AstraZeneca sia stata fatta una comunicazione confusa che ha impaurito i cittadini, però noi dobbiamo usare la chiarezza della scienza.

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