Elezioni in Lombardia, Majorino: “Su Olimpiadi e Pnrr Fontana e Salvini dicono l’opposto “

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A meno di un mese dalle elezioni regionali in Lombardia, si voterà infatti il 12 e il 13 febbraio, la sfida è ancora molto accesa. Dopo settimane in cui tutti i sondaggi collocavano Letizia Moratti terza dopo il governatore uscente del Centrodestra, Attilio Fontana, e lo sfidante del Partito Democratico e del Movimento 5 S Stelle, Pierfrancesco Majorino, nell’ultimo sondaggio Winpoll per Scenari Politici la lista civica dell’ex vice presidente della Lombardia, sostenuta dal Terzo Polo, è seconda al 27 per cento, dietro a Fontana che ha il 41% ma davanti a Majorino, fermo al 25%. Molti i temi della campagna elettorale tra cui anche Olimpiadi e Pnrr. Su questi temi Majorino, a margine di un incontro con la segreteria regionale di Confcommercio a Milano, ha dichiarato che “Fontana e Salvini dicono l’opposto sulle Olimpiadi e sul Pnrr. La verità è che nessuno di loro sa qual è la situazione. Questo perché la Lega ha gestito malissimo le cose in Lombardia, anche alla faccia dei propri elettori”.

Majorino: “Trenord è da ribaltare”

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Un altro tema caldo è Trenord, che per Majorino “è da ribaltare”. Sull’argomento il candidato ha commentato la proposta della rivale Letizia Moratti di mettere a gara il sistema ferroviario lombardo, chiedendosi “perché queste cose non le abbia proposte a Fontana quando era vicepresidente di Regione Lombardia”. Majorino ha poi dichiarato che “nell’ambito del mandato penso di arrivare a rendere gratuito l’uso del trasporto pubblico regionale agli under 25, perché in questo modo possiamo aiutare direttamente le persone”.

Fontana: “Non mi interessa con chi sarà la battaglia, penso al mio progetto”

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Visto il testa a testa tra Majorino e Moratti nei sondaggi, a margine dell’evento dedicato alla presentazione delle liste elettorali di Fontana è stato chiesto all’attuale presidente chi sia il vero avversario con cui confrontarsi. Domanda a cui il governatore ha risposto che “non mi interessa con chi sarà la battaglia. La cosa principale, il rispetto, stia nell’avere le idee chiare sul progetto che si vuole dare ai cittadini”. Il presidente è tornato anche sul caso fondi russi alla Lega, per il quale è stata chiesta l’archiviazione dalla procura di Milano: “Ne eravamo coscienti, non siamo mai stati realmente preoccupati. La Lega e Salvini in questi anni sono stati messi alla berlina per motivi assolutamente inesistenti”. Sulla questione di un’eventuale cittadinanza all’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, Fontana ha precisato che “ci sono normative in merito e vanno applicate come in ogni altro caso, oltretutto non risulta al momento ci siano richieste in merito come ha spiegato il ministro degli Esteri”.

Castelli: “Autonomia e Libertà è con Fontana”

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L’attuale governatore ha anche incassato il sostegno di Autonomia e Libertà, il cui presidente è Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia e dei Trasporti: “Naturalmente abbiamo visto nel sostegno del presidente Fontana il nostro sbocco naturale per questa campagna elettorale – ha affermato Castelli a margine dell’evento di presentazione delle liste a sostegno di Fontana Presidente -. Sottolineo che continuo a restare un militante leghista, ma mi è sembrato giusto, d’accordo con Fontana e Salvini, appoggiare il presidente”. Castelli ha anche precisato di aver visto “che Bossi in maniera molto saggia ha fatto un passo indietro per evitare rotture, mai come in questo momento c’è bisogno di unità”. L’ex ministro ha poi sottolineato che “Calderoli ha un compito difficilissimo, non certo per demerito suo, credo che questo parlamento difficilmente ci concederà una vera autonomia. Dovremmo conquistarcela con la forza dei numeri, auspico che il nord si svegli e ponga con forza questo tema”.

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