Consiglio Ue, Draghi: “Soddisfatto
ma c’è da lavorare ancora”

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Si è svolto oggi a Bruxelles il Consiglio Europeo a cui ha partecipato anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Tante le tematiche affrontate, dalla questione migranti, all’energia, dal Pnrr alle pensioni.

Su quest’ultime si è soffermato il premier, a margine del Consiglio Ue, confermando la mancanza di rinnovo di Quota 100. “Io non concordavo con Quota 100, ha una durata triennale e non verrà rinnovata” ha sottolineato Draghi. “Ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità. Questo è l’oggetto della discussione. I dettagli verranno resi noti nel corso della legge di bilancio” ha concluso il premier.

Ue, Draghi: “Muri alle frontiere? Non siamo d’accordo sul finanziamento”

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Durante il consiglio Europeo, l’ultimo a cui ha partecipato Angela Merkel, è stata poi affrontata la delicata questione migranti. Una tematica molto discussa su cui il premier italiano ha predicato l’unità.  “Non è vero che c’è un’apertura dell’Ue al finanziamento dei muri“, così il premier Mario Draghi da Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “La richiesta degli undici Paesi che vogliono essere aiutati per la costruzione dei muri, deve essere prima proposta dalla Commissione, che è contraria al finanziamento, e approvata dal Consiglio europeo dove tanti di noi non si trovano d’accordo“, ha dichiarato Mario Draghi. “Quanto più debole è la protezione delle nostre frontiere esterne, tanto più forte è la tentazione di limitare i movimenti interni all’Ue” ha poi precisato Draghi. Il presidente del Consiglio ha quindi sottolineato la necessità di “ribilanciare la dimensione esterna dell’Unione dando al Mediterraneo meridionale la stessa importanza che si dà al Mediterraneo orientale” in termini di allocazione di fondi.

Pnrr:”Andare avanti con determinazione su impegni”

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Nessuna preoccupazione in merito al Pnrr, ha sottolineato Draghi. “Non abbiamo nessun ritardo. Noi abbiamo sempre rispettato gli appuntamenti, intendiamo continuare a farlo e i nostri partner sono molto contenti di come è stato fatto tutto il lavoro sul Pnrr. Quindi non registro nessuna preoccupazione. L’unica cosa che bisogna fare è pensare ora ad andare avanti, con convinzione, con determinazione, con rapidità sull’attuazione degli impegni presi“.

Italia, Draghi: “In arrivo decreto per rimuovere impedimenti a Pnrr”

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Per il Pnrr è in arrivo un decreto che dovrebbe rimuovere gli impedimenti che ci sono. Presenteremo prima di fine ottobre la legge concorrenza e così via. Ed è uno dei motivi per cui facciamo un monitoraggio di quello che i vari ministeri hanno fatto proprio per essere sicuri che siamo nel rispetto delle varie scadenze ha annunciato Draghi in conferenza stampa a margine del Consiglio Europeo.

I due mesi tra ora e la fine di dicembre sono mesi in cui ci attendiamo molta attività da parte non solo del governo e dei ministeri, ma anche di quelli che sono i maggiori enti attuatori: Comuni e Regioni. Dovranno uscire i bandi a novembre. Insomma, va avanti la cosa. Allo stesso tempo va anche avanti molto bene la transizione digitale. Bisogna continuare a lavorare e non preoccuparsi del resto“.

UE: “Impegni presi richiedono regole di bilancio diverse”

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Mario Draghi si era presentato all’Europa Building di Bruxelles portando un messaggio netto al Consiglio europeo: occorre agire subito. “Abbiamo un anno” per parlare di revisione del Patto di Stabilità, c’è tempo per maturare punti di vista che siano realistici“. E ancora: “Sul fatto che le regole economiche europee abbiano funzionato bene c’è più di uno che ha qualche dubbio. Soprattutto nel periodo della recessione. Ma a parte questo, se uno guarda al fabbisogno finanziario dei prossimi anni, con gli impegni presi per le transizioni ecologica e digitale, per la preparazione sanitaria e per la difesa, sono impegni di una dimensione tale che andranno affrontati con delle regole di bilancio diverse”ha concluso Draghi.

Polonia, Draghi: “Chiarezza su principi UE, apertura a dialogo”

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Affrontata dal premier anche la delicata questione della Polonia. “L’essenza della discussione sulla Polonia è che non ci sono alternative: le regole sono chiare. Quel che è stato messo in discussione non è la legge secondaria dell’UE, ma il Trattato, la legge primaria” ha sottolineato Draghi. “Quando è messa in discussione la base dell’UE la Commissione non può che andare avanti. “Detto questo, è importante mantenere una strada politica aperta con la Polonia. Quindi, servono estrema chiarezza sulla difesa dei principi dell’UE, ma anche grande disponibilità a continuare il dialogo. In questo è molto importante il linguaggio, il rispetto di posizioni che non condividiamo, ma che dobbiamo rispettare“.

Covid, Draghi: “Terza dose necessaria per alcune categorie, sarà fatta”

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Tra le tematiche affrontate anche l’inevitabile questione della pandemia da Covid -19. Draghi, dopo aver sottolineato gli alti tassi di vaccinazione italiani rispetto alla media UE, sottolinea la necessità della terza dose per le categorie a rischio.  “Finora in Italia i contagi sono maggiori di pochi giorni fa. Quello che bisogna cercare di capire è se sono maggiori perché il numero dei tamponi è molto più elevato di quello che facevamo prima o è il prodotto di una diffusione. Abbiamo vaccinato di più di altri Paesi europei e rispetto all’Inghilterra abbiamo mantenuto quelle cautele, come la mascherina e il distanziamento, che in Inghilterra sono state abolite. La terza dose sarà necessaria per certe categorie. Si procederà in ordine di vulnerabilità e sarà fatta“.

UE, Draghi: “Consapevolezza della complessità” della transizione verde

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Sul tavolo di Bruxelles anche l’inevitabile questione della transizione ecologica, anche in vista dell’incontro tra pochi giorni della Cop26 di Glasgow. Il premier ha parlato della difficoltà di conciliare tranzione ecologica con le disponibilità attuali e le necessità delle fasce più povere.

La consapevolezza della complessità di saper calibrare la velocità della transizione econologica con la disponibilità degli attuali combustibili e con i prezzi che questi possano raggiungere c’è di sicuro. E’ importante fare tutto questo, ma è importante ricordarsi soprattutto dei poveri, delle fasce più deboli, di coloro per i quali questa transizione è costosa, spesso in maniera insopportabile“.

Draghi ha poi sottolineato gli aiuti governativi a favore delle categorie più fragili anche in vista dei rincari dell’energia. “Il governo è intervenuto già due volte aiutando i consumatori appartenenti alle fasce più fragili con questi aiuti. E questa sarà la prospettiva con cui queste misure vengono decise, con una necessità di assicurare una equità il più possibile. Non c’è sviluppo, non c’è crescita senza equità” ha concluso Draghi.

 

 

 

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