Dpcm anti Coronavirus, Speranza: “Meno movida, più smart working”

Si avvicina una nuova stretta per contrastare la crescita dei contagi da Coronavirus in Italia. Questo l’esito del vertice tra il governo e le Regioni, in cui secondo quanto appreso dall’Ansa il ministro per la Salute Roberto Speranza ha già inquadrato la linea da seguire verso il nuovo Dpcm.

I temi del Dpcm: le idee del ministro Speranza

Guardando i numeri degli altri Paesi, sono necessarie nuove misure per evitare di arrivare a quei livelli“, avrebbe osservato Speranza. “Di base l’idea è irrigidire le misure, distinguendo di base tra le attività essenziali e quelle non essenziali. Ora dovremo intervenire con più forza su ciò che non è essenziale. Questo sarà necessario per evitare un domani di intervenire sull’essenziale. Che per il governo è rappresentato da lavoro e scuola“. Due ambiti su cui il Dpcm non interverrà.

Sempre centrale l’attenzione sul tempo libero. “Dovremmo poter fare uno sforzo in più sulla movida – l’ammissione di Speranza –. Valutiamo se è opportuna una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti“. Il Dpcm potrebbe anche regolare lo smart working: il ministro punta a farlo arrivare al 70-75% del lavoro sul suolo nazionale.

Le proposte delle Regioni e i tempi di attesa

Le Regioni, invece, avrebbero chiesto la reintroduzione della didattica a distanza per le scuole. Magari anche solo per un periodo limitato, come proposto dall’Umbria. Il Dpcm potrebbe dunque presentare “orari scaglionati per le scuole e favorire il più possibile la didattica a distanza per le scuole superiori“. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, avrebbe invece chiesto di tutelare palestre e piscine che possano rispettare i protocolli.

Il nuovo Dpcm dovrebbe essere ultimato tra domenica e lunedì, dopo un vertice a Palazzo Chigi che si prospetta lungo e molto intenso. Sempre al vaglio dell’esecutivo l’idea di un coprifuoco dalle 22, fortemente criticata dall’opposizione. Continua a non essere all’ordine del giorno, invece, l’ipotesi lockdown.

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