Cannabis, ass. Coscioni: “Dopo bocciatura di ieri non siamo fiduciosi”

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C’è poca fiducia nei confronti della decisione della Consulta sull’ammissibilità del referendum sulla cannabis legale. “Il clima creato con il verdetto di ieri sull’eutanasia, puramente di merito, non ci lascia ben sperare sull’esito della decisione di oggi. Noi siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto. Siamo certi di aver preparato un testo coerente che non intacca le convenzioni internazionali“. Lo ha dichiarato Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, presidente del comitato promotore per il referendum sulla cannabis legale.

Cannabis, Soldo: “No al referendum vuol dire rendere non modificabile legge sulle droghe”

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Anche Antonella Soldo del comitato cannabis legale ha affrontato la questione. “La lotta è importante perché, se non verrà ammesso il referendum cannabis, il testo unico sulle droghe non potrà essere modificato in nessun modo. Non è giusto chiudere con violenza una porta aperta da centinaia di migliaia di cittadini. Non so giudicare l’orientamento morale della Corte, ma c’è stata grandissima ingerenza delle forze cattoliche soprattutto sul referendum eutanasia. L’unico parere presentato contro il referendum cannabis è stato fatto da un bioeticista. Sicuramente c’è una parte moraleggiante, ma il nostro è uno stato laico che deve decidere cos’è giusto secondo il dettato costituzionale“.

Magi: “Siano i cittadini ad esprimersi su riforma di buon senso”

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Riccardo Magi di +Europa ha dichiarato che “c’è un timore sui referendum in generale. Non solo verso quello sulla cannabis. Restiamo convinti che si tratti di un quesito referendario di buon senso e che la possibilità di esprimersi nel merito spetti ai cittadini Abbiamo visto con la bocciatura di ieri che siamo di fronte a giudizi di merito, non pareri sull’ammissibilità“.

 

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