Borghi sulla Repubblica Italiana: “Fondata sul lavoro, non su salute”

Claudio Borghi, deputato della Lega vicinissimo a Matteo Salvini, ha preso la parola per replicare a Giuseppe Conte. Quest’ultimo era intervenuto alla Camera dei Deputati per comunicazioni urgente su nuove strette anti Covid. Misure che puntano a frenare la curva del contagio. “Siamo coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, sulla produzione, ma non ci può essere dilemma tra la difesa della salute e la tutela dell’economia. Più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni”, ha detto tra le altre cose il presidente del Consiglio.

Claudio Borghi: “Il diritto alla tutela della salute è al numero 32, quello al lavoro è al quarto”

La posizione del Carroccio viene esplicitata da un suo esponente di spicco in uno dei più alti di luoghi di confronto: il Parlamento. Il leghista parla poco più di cinque minuti a Montecitorio, ma la parte fondamentale del suo intervento arriva subito. “Signor Presidente”, dice Borghi a Conte, “lei ha detto che il diritto alla salute è preliminare su tutti gli altri diritti costituzionali? Ma come si permette lei di fare una scaletta dei valori costituzionali? I diritti costituzionali sono tutti importanti alla stessa maniera”.

“E se per caso i numeri qualcosa contano, il diritto alla tutela alla salute è al numero 32, il diritto al lavoro è invece è al quarto. E le ricordo l’articolo 1, perché evidentemente si è dimenticato pure quello, dice che l’Italia è una Repubblica democratica, quindi si decide tutti assieme, non decide lei, fondata sul lavoro, quindi non fondata sulla salute o i dpcm. Vediamo di riportare tutto all’ordine costituzionale, perché la situazione è grave”.

La risposta di Andrea Orlando (Pd) al discorso del leghista

Andrea Orlando, deputato del Partito Democratico ha poi twittato: “Invito i commentatori che si interrogano sul perché sino a qui non ci sia stata collaborazione tra maggioranza e opposizione ad acquisire l’intervento fatto alla Camera dall’on. Borghi a nome della Lega”. Il riferimento del vicesegretario dem è all’ultima apertura all’opposizione, fatta da Conte direttamente dai banchi di Montecitorio, dopo che sabato il centrodestra si era già detto indisponibile a sedere in una cabina di regia bipartisan per la gestione dell’emergenza.

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