Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale di Monaco

Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale del Principato di Monaco in cui era ricoverato da lunedì per alcuni controlli. Lo rendono noto alcune fonti vicine a Forza Italia. L’ex premier è tornato a casa di sua figlia Marina, in Provenza, dove aveva trascorso buona parte del lockdown.
Il Cavaliere avrebbe lasciato l’ospedale a bordo di un furgone Mercedes nero con i finestrini oscurati e immatricolato in Italia, partito attorno alle 11:45.

Berlusconi ricoverato su insistenza di Zangrillo

Berlusconi era stato ricoverato, per un problema cardiologico aritmologico, su insistenza del suo medico personale, Alberto Zangrillo. “Lunedì sono andato d’urgenza dove risiede temporaneamente il presidente, nel Sud della Francia, per un aggravamento e ho imposto il ricovero ospedaliero a Monaco, perché non ho ritenuto prudente affrontare il trasporto in Italia”, aveva spiegato l’esperto.
Già nella serata di ieri era arrivata una nota ufficiale di Berlusconi, in cui il leader di Forza Italia dichiarava di essere in buone condizioni di salute. “Desidero tranquillizzare tutti: sono in buone condizioni di salute. Il mio ricovero si è reso necessario solo per alcuni accertamenti poco più che di routine impostimi dalla prudenza dei miei medici curanti”.

La nota scritta dal leader di Forza Italia

Nella nota diffusa ieri sera, Berlusconi aveva ringraziato tutte le persone che gli sono state vicine durante il suo ricovero. “Ancora una volta sono grato a tanti amici, sostenitori e anche avversari politici che hanno avuto la cortesia di esprimermi la loro attenzione e il loro sostegno”, aveva scritto il leader di Forza Italia.
In un secondo momento, il Cavaliere aveva dichiarato di essere più preoccupato della crisi economica e sanitaria che delle proprie condizioni di salute. “Mi preoccupo anche, di conseguenza, per il rischio che la crisi politica che si è aperta aggravi la paralisi decisionale del Paese in un momento così difficile. Qualunque sia la soluzione, è necessario attuarla al più presto, senza perdere neppure un giorno nei tatticismi della politica di palazzo”.

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