15 ottobre, lo spettro di un venerdì ‘caldo’: tra Green pass e ballottaggi

Venerdì 15 ottobre 2021. Una data che si teme di dovere segnare in rosso per via di tre fatti politici che, seppur diversi nella loro sostanza, s’intersecheranno proprio in quella giornata. Tra due giorni, infatti, entrerà in vigore il Green pass per tutti i lavoratori, andranno in scena le ultime ore di campagna elettorale per i ballottaggi delle elezioni Comunali e il governo Draghi dovrà sottoporre all’Europa il Documento Programmatico di Bilancio (l’architettura del disegno di legge).

15 ottobre: chi vorrà andare al lavoro dovrà essere in possesso del Green pass

I motivi per un timore di un venerdì caldo sono legati alle vibranti proteste che potrebbero scattare con l’introduzione ufficiale del Green pass per tutti i lavoratori a partire proprio dal 15 ottobre. Nonostante gli arresti, le due inchieste aperte dopo le violenze di sabato 9 ottobre a Roma, da ieri, sui canali Telegram degli irriducibili No vax e No Green pass, si alternano messaggi e volantini nei quali ci si dà appuntamento in piazza.

I messaggi sulle chat di Telegram

“Non andiamo più a lavoro”, si legge nel post di uno degli utenti più attivi. Blocchiamo le strade fino a quando non aboliscono il Green pass. Siamo milioni, hanno bisogno di noi per mandare avanti il Paese”. “Qualcuno che riconosce che non siamo schiavi dello Stato. Ma di quei pochi infami che si stanno riempendo le tasche e non solo. Con la nostra salute stanno giocando ma possiamo far qualcosa”, scrive un altro.

Qualche giorno fa un’utente invitava a organizzare la prossima manifestazione a Roma “con le botti di liquame, trattori, camion, ruspe e ogni mezzo pesante per occupare tutti i palazzi del potere. Ora c’è anche chi chiede di lasciare una mail alla quale essere ricontattati per le direttive su camion e tir che dovranno essere utilizzati per i blocchi stradali. Da venerdì i lavoratori non in possesso della certificazione verde potranno essere sospesi. “La protesta di Roma dello scorso weekend era solo un assaggio”, dicono. Lo slogan che si ripetono tra di loro è “bloccare il Paese”.

Ultimo giorno di campagna elettorale: elezioni con i Comuni poco al centro del dibattitto

Sia negli ultimi giorni di campagna elettorale antecedenti al primo turno sia in queste ore precedenti ai ballottaggi delle elezioni Comunali in realtà si è parlato pochissimo di sindaci. Il dibattito mediatico nazionale si è concentrato (pressoché) totalmente sulle questioni politiche che hanno infiammato le discussioni tra partiti. Oltre allo stesso Green pass, ci sono state le indagini di FanPage sull’estrema destra, la condanna a Mimmo Lucano, la riforma del catasto, l’assalto alla CIGL da parte di Forza Nuova e il caso Morisi a farla da padrona. Insomma: Roma, Torino e Trieste sono sempre più rimaste sullo sfondo. E, di certo, venerdì 15 ottobre, ultimissimo giorno di campagna elettorale, i vari Enrico Michetti, Roberto Gualtieri, Stefano Lo Russo, Paolo Damilano, Roberto Dipiazza e Francesco Russo rimarranno ai margini della contesa per i rispettivi Comuni.

Legge di Bilancio: i nodi che deve ancora sciogliere Mario Draghi

Che cosa ci sarà nella Legge di Bilancio 2022? Sempre il 15 ottobre il governo sottoporrà all’Europa il Documento Programmatico di Bilancio (l’architettura del disegno di legge), mentre entro il mercoledì 20 ottobre il testo della nuova Manovra dovrà essere presentato in Parlamento. In attesa di conoscere il testo finale del provvedimento, grazie alla Nadef, la Nota di aggiornamento del Def (Documento di Economia e Finanza) possiamo conoscere almeno alcuni degli interventi che l’esecutivo ha intenzione di finanziare. L’importo della Manovra dovrebbe aggirarsi intorno ai 23 miliardi di euro. Quota 100, assegno unico per tutti, reddito di cittadinanza e cashback sono i punti che da qui al prossimo 31 dicembre dovranno essere ancora discussi all’interno delle forze politiche di maggioranza. Ma già tra due giorni le polemiche potrebbe (ri)cominciare subito a esplodere.

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