Ucraina, Zelensky: “Contro di noi 2.500 missili” | Russia, oltre 30 mila morti

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La situazione a Severodonetsk, dove continuano i combattimenti di strada, rimane estremamente difficile. Ci sono continui attacchi aerei, di artiglieria e razzi. A oggi, il numero di missili russi usati contro l’Ucraina è 2.503“. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno sui canali ufficiali della Presidenza.

I numeri della distruzione in Ucraina

Zelensky ha anche parlato di numerose chiese distrutte, 113 per la precisione: “L’eremo di Ognissanti a Svyatohirsk Lavra è bruciato e tre monaci hanno perso la vita solo mercoledì. Ha preso fuoco a causa dei bombardamenti dell’artiglieria russa“, ha aggiunto il presidente del Paese invaso dall’esercito di Vladimir Putin. Che ha quindi ricordato le altre zone dell’Ucraina in maggiori difficoltà in queste ore. “La situazione è estremamente complessa anche a Lysychansk, Marinka, Kurakhovo e altre città del Donbass“, ha affermato.

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Intanto le forze armate russe hanno distrutto blindati forniti dai Paesi dell’Europa orientale all’Ucraina nel corso di raid aerei che hanno colpito oggi la periferia di Kiev. Lo ha reso noto Mosca. “Missili ad alta precisione a lungo raggio lanciati dalle forze aerospaziali russe contro la periferia di Kiev hanno distrutto i carri armati T-72 forniti dai paesi dell’Europa orientale e altri veicoli corazzati che erano negli hangar“, ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass.

Ucraina, la capitale Kiev sotto attacco

Anche Kiev, però, brucia. Lo ha spiegato il sindaco, Vitali Klitschko, in un messaggio su Telegram. Le esplosioni si sono concentrate in particolare nei distretti di Darnytsky e Dniprovsky. La conferma, via Facebook, arriva anche dallo stato maggiore dell’esercito dell’Ucraina. “L”aggressore continua a lanciare missili e condurre attacchi aerei sulle infrastrutture militari e civili del nostro Paese. In particolare a Kiev“, si legge in un messaggio.

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Diverse esplosioni hanno infatti colpito la capitale ucraina Kiev all’alba di domenica 5 giugno. Si è trattato di missili russi lanciati da un bombardiere strategico Tu-95 che sorvolava il Mar Caspio, come rende noto l’Aviazione. Uno dei missili è stato abbattuto dalle forze ucraine. Il Tu-95 è un quadrimotore di fabbricazione sovietica, sviluppato negli anni Cinquanta dalla Tupolev e progettato per compiere missioni di deterrenza e attacchi nucleari. La nuova versione di questo aereo è in grado di lanciare missili da crociera a lungo raggio.

Le armi, i caduti della Russia e la posizione dell’Onu

Intanto, però, secondo quanto riferito dal negoziatore ucraino David ArakhamiaKiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui con la Russia. E l’esercito di Kiev parla di circa 31.150 soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione.

Numeri che hanno generato la reazione rabbiosa di Mosca, sia sulle sanzioni in atto che sulle armi che l’Occidente continua a destinare in Ucraina. Da parte sua, il segretario generale dell’OnuAntonio Guterres, in una dichiarazione alla Cnn, ha rinnovato la sua richiesta di porre fine alle violenze in atto con la guerra. “Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali“, ha affermato Guterres in una nota.

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