Ucraina-Russia, scambio di accuse: “Vogliono cancellarci” | Draghi chiama Zelensky

Mentre è sempre il Donbass il territorio che sta pagando a un prezzo più salato il costo della guerra, faticosamente proseguono i negoziati per provare a trovare uno spiraglio di pace tra Russia e Ucraina. E mentre Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky continuano anche il fuoco incrociato delle rispettive accuse, anche l’Italia prova a muoversi con convinzione.

Negoziati: da Ucraina e Russia letture opposte

Zelensky, in un messaggio di queste ore, ha infatti nuovamente accusato la Russia di avere come obiettivo quello di perpetrare un genocidio. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol – ha attaccato –. Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra. L’Ucraina non è ansiosa di parlare con Vladimir Putin, ma deve affrontare la realtà e sarà necessario. Rivogliamo le nostre vite“.

La lettura, tuttavia, è uguale e opposta sull’altro fronte. Putin ha infatti riferito telefonicamente a Karl Nehammer, cancelliere dell’Austria, che se i negoziati si sono arenati è perché ad ostacolarli è l’Ucraina. “Ciò contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello“, ha aggiunto il Cremlino. Dal canto suo, il primo ministro russo Mikhail Mishustin è andato anche oltre. “L’Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo“, ha affermato.

Ucraina, Zelensky: “Donbass sotto il massimo attacco”

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La vera paura arriva però inevitabilmente dal campo di battaglia. “Come previsto, la situazione (nel Donbass, ndr) è molto, molto difficile. Gli occupanti stanno cercando di raggiungere in almeno cento giorni di guerra gli obiettivi che speravano di raggiungere nei primi giorni dopo il 24 febbraio. Pertanto, hanno concentrato la massima artiglieria e la maggior parte delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici, aerei, di tutto“. Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, avverte di una situazione “molto, molto difficile” nel Donbass, che è sotto “il massimo attacco di artiglieria e missili“.

Stiamo proteggendo la nostra terra nel modo in cui le nostre attuali risorse di difesa lo consentono. Stiamo facendo di tutto per rafforzarla e la rafforzeremo. Se gli occupanti pensano che Lyman e Severodonetsk saranno loro, si sbagliano. Il Donbass sarà ucraino. Anche se la Russia porta distruzione e sofferenza ovunque, ricostruiremo comunque ogni città e ogni comunità. Non esiste una vera alternativa alle nostre bandiere dell’Ucraina“, ha aggiunto Zelensky.

Le mosse dell’Italia e i terribili numeri del conflitto

In tutto questo, Mario Draghi ha personalmente e privatamente sentito Zelensky, che lo ha confermato su Twitter. “Ho avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro dell’Italia, l’ho informato sulla attuale situazione al fronte. Ci aspettiamo dai nostri partner ulteriore supporto per la difesa. Abbiamo discusso su come poter prevenire la carenza di carburante e la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti insieme“, ha scritto il presidente dell’Ucraina. E intanto l’Ansa conferma l’intenzione di Matteo Salvini di recarsi a Mosca nei prossimi giorni, con modalità però ancora da stabilire.

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Io a Mosca? La pace merita l’impegno e lo sforzo di tutti. Ci sto lavorando, se fosse utile e possibile io sarei disponibile. Perché la pace significa salvare vite in Ucraina e salvare posti di lavoro in Italia“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, da Como.

Nel frattempo arrivano però i gelidi numeri che riguardano le vittime dall’inizio del conflitto in Ucraina. L’Onu ha affermato che sono quasi 4mila (3.998) i civili che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto. Il numero dei feriti, invece, ammonta a 4.693. Con ogni probabilità i dati sono imprecisi e ben al di sotto di quelli reali. Inoltre, Kiev ha reso noto che almeno 241 bambini sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione e altri 438 sono rimasti feriti. Il bilancio è particolarmente grave delle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. “Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall’inizio della guerra a Severodonetsk,” ha invece dichiarato il sindaco Oleksandr Stryuk.

Putin: “La Russia è pronta a riprendere il dialogo con l’Ucraina”

Secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, nel corso della telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Putin si sarebbe detto pronto a riprendere il dialogo con l’Ucraina. Nel corso del colloquio, i due leader europei hanno chiesto al presidente russo di intavolare dei “negoziati diretti e seri” con Zelensky e di liberare i 2.500 combattenti dell’acciaieria Azovstal.

Durante un’intervista con l’emittente olandese emittente olandese Nieuwsuur, Zelensky ha dichiarato che la domanda giusta non è “cosa voglio negoziare con Putin“. “La questione è che non c’è nessun altro con cui negoziare. Ha costruito uno stato in cui nessuno decide nulla. Pertanto non importa che cosa dica il ministro degli Esteri. Non importa se manda una delegazione a parlare con noi. Tutta questa gente non è nessuno, purtroppo“.

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