Ucraina, Putin ha scelto l’uomo del post-Prigozhin. Andrei Troshev al comando del “corpo volontari”

È Andrei Troshev, un colonnello dell’esercito russo in pensione, l’uomo che prenderà le redini della Wagner dopo la morte del capo Evgeny Prigozhin ormai oltre un mese fa. Il presidente russo Vladimir Putin lo ha incaricato di formare “unità di volontari combattenti” da inviare al fronte in Ucraina.

Originario di San Pietroburgo, 61 anni, veterano delle guerre in Afghanistan, Cecenia e Siria, Troshev nel 2015 si era unito alla compagnia di mercenari diventando uno dei comandanti in Siria. Operava nella zona di Deir ez-Zor e il suo contributo si è rivelato fondamentale per tenere in piedi il regime del presidente siriano Bashar Al Assad. Non a caso dal dicembre del 2021 figura nella lista delle persone colpite da sanzioni dall’Unione europea.

L’ex luogotenente di Prigozhin, noto come Sedoi (“capelli grigi”), è stato ricevuto nelle scorse ore al Cremlino da Vladimir Putin, che gli ha chiesto di formare “volontari in grado di svolgere varie missioni di combattimento, principalmente nella zona delle operazioni militari speciali“, ha spiegato il portavoce Dmitry Peskov.

Tu stesso hai combattuto in un’unità del genere per più di un anno, sai di cosa si tratta, conosci i problemi che devono essere risolti in anticipo in modo che i combattimenti avvengano nel modo migliore e con maggior successo”.

L’incontro al Cremlino sembra suggerire che ciò che rimane dell’esercito della Wagner verrà inquadrato sotto la guida di Troshev e del vice ministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkurov, presente anche lui al vertice.

Di Sedoi si era iniziato a parlare già lo scorso luglio, quando Mosca aveva confermato l’incontro al Cremlino avuto con Progozhin e un gruppo di comandanti della Wagner. In quell’occasione Troshev era stato indicato come uno dei possibili successori del capo alla guida della compagnia di mercenari.

I mercenari della Wagner riappaiono in Ucraina

Intanto gli ex uomini della brigata, integrati nelle forze armate regolari di Mosca, sono riapparsi nelle zone occupate dell’est dell’Ucraina, nei dintorni di Bakhmut. Con una differenza sostanziale rispetto al passato. Combattono alle dipendenze del ministero della Difesa russo e non hanno più alcuna autonomia.

Kiev ha confermato il ritorno dei mercenari che erano stati “esiliati” in Bielorussia, nell’ambito dell’accordo tra il gruppo Wagner e la Russia dopo la fallita “marcia” su Mosca. “Ora alcuni sono andati in Africa e altri hanno rinnovato i contratti con il ministero della Difesa russo e sono tornati qui“, ha spiegato lya Yevlash, capo del servizio stampa delle forze armate ucraine.

Evgeny Progozhin, ex capo della Wagner
Evgeny Progozhin – Foto | Telegram WAGNER Z GROUP – Newsby.it

Secondo l’intelligence britannica sarebbero poche centinaia i “veterani della Wagner” schierati in Ucraina. “I dettagli esatti circa lo status dei militari non è chiaro ma è probabile che siano stati trasferiti nelle forze del ministero della Difesa russo e o in altre compagnie militari private”, scrivono gli 007 nel loro ultimo report.

Mosca, un nuovo ciclo coscrizione in tutto Paese

Intanto il presidente russo ha firmato il decreto sulla coscrizione autunnale dei cittadini russi per il servizio militare. Il ministero della Difesa di Mosca ha precisato che le nuove reclute non prenderanno parte “all’operazione militare speciale” in Ucraina. A partire dal prossimo primo ottobre e fino alla fine di dicembre, verranno chiamate al sevizio di leva 130mila persone di età compresa tra i 18 e i 27 anni.

Controffensiva ucraina, “progressi minimi”

Sul campo nel frattempo la controffensiva ucraina procede a rilento. Secondo un’analisi pubblicata dal New York Times, basata anche sui dati dell’Institute for the Study of War (Isw), dall’inizio del 2023 la linea del fronte in Ucraina non ha fatto grandi progressi, nonostante nove mesi di sanguinosi combattimenti. Mentre Kiev ha ottenuto “guadagni minimi” nel sud, la Russia ha conquistato complessivamente un po’ più di territorio, soprattutto nel nord-est. Rispetto all’inizio dell’anno Mosca ha occupato oltre 500 chilometri quadrati di terreno in più.

Tra Crimea e zone orientali, nel complesso la Russia controlla circa il 18% del Paese, un territorio che è più o meno grande quanto la Svizzera, tira le somme il quotidiano americano.

Attacco russo su Kherson, morte 3 persone

Sul terreno intanto si continua a combattere. E a morire. Questa mattina almeno tre persone sono state uccise nella regione meridionale ucraina di Kherson nell’ultima ondata di attacchi russi.

Nel pomeriggio invece un missile di Mosca ha colpito un ristorante nell’omonima città. Non è ancora noto il bilancio delle vittime ma il locale è stato ridotto in macerie.

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