Ucraina, giorno 14: la Russia ha il controllo di Zaporizhzhia

A distanza di alcuni giorni dall’attacco che aveva fatto tremare l’Europa intera, la Guardia nazionale russa ha annunciato che l’esercito ha preso il controllo totale della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande del Vecchio Continente. Stando a quanto riferito, le 240 persone responsabili della sicurezza dell’impianto avrebbero deposto le armi. Herman Halushchenko, il ministro dell’Energia ucraino, ha denunciato episodi di tortura nei confronti del personale di Zaporizhzhia da parte delle forze armate russe. In un post su Facebook ha scritto che “secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici. Il personale è fisicamente e psicologicamente esausto“.

Inoltre, Kiev ha dichiarato che Chernobyl è “completamente ferma” a causa dell’offensiva russa. Gli operatori della centrale nucleare riferiscono che le forze russe hanno scollegato l’impianto dalla rete elettrica. Ieri l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (Aiea) aveva comunicato di aver “perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl“. Secondo Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle centrali nucleari ucraine, Chernobyl è senza energia. Questa condizione potrebbe potenzialmente impedire il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito e determinare il rilascio di sostanze radioattive.

Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che per le prossime 48 ore la centrale avrà ancora energia, grazie a un generatore elettrico alimentato a gasolio. Tuttavia, quando il “black out” diventerà totale i sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare si bloccheranno. Kuleba ha sottolineato che quando ciò accadrà la fuoriuscita delle radiazioni diventerà imminente. Per il ministro è necessario un cessate il fuoco per permettere di ricollegare la Chernobyl alla rete elettrica.

Previsti altri colloqui per giovedì 10 marzo

Per domani, giovedì 10 marzo, è previsto un nuovo incontro tra Sergej Lavrov e Kuleba. Il ministro degli Esteri ucraino ha dichiarato di non riporre grandi aspettative nei colloqui. “La Russia continua a a tenere in ostaggio oltre 400mila persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l’evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. Quasi 3mila neonati mancano di medicine e cibo. Invito il mondo ad agire! Costringa la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini!“, ha aggiunto Kuleba.

[scJWP IdVideo=”2sIfq5g2-Waf8YzTy”]

Alcune fonti diplomatiche russe parlano di “progressi” nei negoziati con l’Ucraina. Sottolineano, inoltre, che la Russia non sta cercando di “rovesciare il governo” ucraino.

Il Pentagono boccia la proposta della Polonia relativa ai MigG-29

Nelle prossime ore è prevista la riapertura dei corridoi umanitari. Secondo alcune fonti, sarebbe stato raggiunto un accordo tra la Russia e l’Ucraina sull’apertura dei corridoi per l’intera giornata di oggi. Come riferito da Krill Timoshenko, il vicedirettore dell’ufficio della presidenza ucraina, ieri circa 5.000 civili sono stati evacuati da Sumy a Poltava, un’altra città ucraina a 175 km di distanza.

Nonostante questo piccolo passo avanti, la tensione in Ucraina continua a restare alta, soprattutto a causa delle sirene antiaereo che stanotte hanno seminato il panico tra i residenti di Kiev. Inoltre, almeno 10 persone hanno perso la vita in seguito ai bombardamenti sulla città ucraina di Severodonetsk, nell’oblast’ di Luhansk.

A sollevare alcuni timori è stata anche la proposta della Polonia di offrire dei caccia Mikoyan-Gurevich MiG-29 agli Stati Uniti per poi girarli all’Ucraina. Durante la notte, il Pentagono ha definito l’iniziativa inattuabile. Il portavoce John Kirby ha chiarito che la prospettiva di jet che partono da una base statunitense in Germania “per volare nello spazio aereo contesto tra Russia e Ucraina solleva serie preoccupazioni per l’intera alleanza Nato. Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati su questa questione e le difficoltà logistiche che pone, ma non crediamo che la proposta polacca sia sostenibile”.

[scJWP IdVideo=”RG4sLaqi-Waf8YzTy”]

Sul tema è intervenuto anche Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina. “Siamo grati alla Polonia per l’alternativa, per la sua disponibilità a fornire all’Ucraina aerei da combattimento. Problemi di logistica. In effetti, un problema tecnico deve essere risolto. Subito. C’è una decisione ufficiale da parte della Polonia di trasferire gli aerei alla base americana appropriata. Abbiamo la conferma. Tutti l’hanno ascoltato e letto dai media. La Polonia ha un accordo con la parte americana. Ma allo stesso tempo sentiamo che le proposte della Polonia sarebbero infondate. Questo è quello che dicono a Washington. Lo leggiamo anche con te. Allora, quando verrà presa la decisione?”.

Ucraina, Zelensky: “Ringrazio Biden per l’embargo a petrolio e gas russi”

[scJWP IdVideo=”rEZLL6nz-Waf8YzTy”]

Zelensky ha commentato anche la scelta degli Stati Uniti di imporre un embargo sulle importazioni di petrolio e gas naturale dalla Russia. “Sono particolarmente grato al presidente degli Stati Uniti d’America, Biden, per questa decisione, per questa leadership, per questo potente segnale al mondo intero. Ci sarà un nuovo piano Marshall per l’Ucraina – continua Zelensky -, l’Occidente formerà questo pacchetto di sostegni. Il primo ministro britannico lo ha detto oggi. Un uomo di parola, un amico sincero dell’Ucraina“.

Ucraina, mezzo russo spara contro auto civili: morti due anziani

[scJWP IdVideo=”kyyohgm0-Waf8YzTy”]

In una strada di campagna a Makarov (nella periferia a Ovest di Kiev), un mezzo blindato russo ha aperto il fuoco contro un’auto. A bordo della vettura c’erano due anziani.

[scJWP IdVideo=”ZeQ1g5jq-Waf8YzTy”]

Da Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina, giunge invece il video di un missile che cade nella zona residenziale della città, a pochi metri dalla casa di chi sta filmando.

Cina: “Sono state le azioni della Nato a portare alla guerra”

Zhao Lijian, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che la questione Ucraina è molto chiara. “Sono state le azioni della Nato, guidata degli Stati Uniti, a spingere gradualmente verso il conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Ignorando le proprie responsabilità, gli Usa accusano invece la Cina della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere la Cina e la Russia per mantenere la propria egemonia“.

Ucraina, soccorritori in azione a Zhytomyr e Bucha

[scJWP IdVideo=”urA1nsbz-Waf8YzTy”]

I soccorritori cercano le vittime dopo il bombardamento russo nella città di Zhytomyr. Le immagini – diffuse dal servizio di emergenza statale dell’Ucraina – mostrano i vigili del fuoco al lavoro tra le macerie di un dormitorio studentesco.

[scJWP IdVideo=”OzxS8CX9-Waf8YzTy”]

Volontari, polizia e soccorritori sono poi impegnati nel coordinamento dell’evacuazione dei cittadini residenti a Bucha. Il distretto si trova alle porte di Kiev, a Nord-Ovest della capitale ucraina.

Impostazioni privacy