Ucraina, Biden parla del rischio di un “Armageddon nucleare”

Le minacce del presidente russo Vladimir Putin, che ha dichiarato di essere pronto a tutto per difendere i territori dell’Ucraina annessi con i referendum, non sono state prese alla leggera da Joe Biden. Secondo il presidente degli Stati Uniti, il mondo sta correndo il rischio più elevato di “Armageddon nucleare dai tempi della crisi missilistica di Cuba, risalente al 1962. Biden ha affrontato la questione nel corso di una raccolta fondi a New York. “Vladimir Putin non scherza quando parla di usare potenzialmente armi nucleari, biologiche o chimiche” con “le sue forze militari che stanno andando significativamente male”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti.

Washington ha avvertito più volte Mosca che l’uso delle armi nucleari avrebbe delle gravi conseguenze. La Casa Bianca non ha però reso nota in modo esplicito la natura di queste conseguenze. Il governo degli Stati Uniti ha poi osservato di non aver visto alcun passo concreto della Russia verso l’uso delle armi nucleari.

Ucraina, la situazione sul campo

Nel frattempo, in Ucraina la Russia ha subito una serie di sconfitte sul campo di battaglia, ma è riuscita a conquistare un insediamento nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Il villaggio di Zaitseve è passato sotto il controllo russo, come dichiarato da Igor Konashenkov, il portavoce del ministero della Difesa. Ha aggiunto che oltre 120 soldati sono stati uccisi dall’esercito di Kiev. Al momento l’Ucraina non ha in alcun modo confermato o smentito la perdita di Zaitseve. Questa vittoria potrebbe porre un freno alle numerose critiche che i russi hanno rivolto al proprio esercito in seguito alle sconfitte subite contro quello ucraino, che è riuscito a riguadagnare terreno grazie a una controffensiva lanciata all’inizio di settembre. Risale alla scorsa settimana la riconquista di Lyman, città di grande importanza strategica. Konashenkov ha però ribadito che in altre occasioni i soldati ucraini hanno ripetutamente cercato di sfondare la linea difensiva russa nel nord della regione di Kherson, ma sono stati respinti.

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