Turchia, Erdogan confermato per un terzo mandato. Perché è un record?

È stata una vittoria più sofferta del previsto quella di Recep Tayyip Erdogan. Non solo è finito per la prima volta al ballottaggio contro uno dei suoi sfidanti, in questo caso Kemal Kilicdaroglu, ma l’ha anche battuto con un distacco ridotto. Il leader uscente, riconfermato per un terzo mandato, ha ottenuto il 52,14% delle preferenze, mentre il rappresentante dell’opposizione si è fermato al 47,86%, con un divario complessivo di 2,3 milioni di voti (erano stati 2,5 milioni al primo turno). Se due settimane fa l’affluenza era stata dell’88%, al ballottaggio si è presentato l’83,6% degli aventi diritto al voto. Insomma, Erdogan è ancora il presidente della Turchia, ma il Paese non è mai stato più diviso nei suoi confronti e i prossimi cinque anni potrebbero essere gli ultimi che passerà al potere.

Una gigantografia di Erdogan
Foto | EPA/NECATI SAVAS

Il record di Erdogan

Sofferta o meno, questa vittoria rappresenta comunque un record personale per Erdogan, che difficilmente qualcuno riuscirà a superare nei prossimi decenni. Il presidente, infatti, è diventato il leader della Turchia più longevo di sempre, superando persino Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore del Paese, che governò dal 29 ottobre 1923 al 10 novembre 1938. Erdogan svolge il suo attuale ruolo dal 2014, ma a ben guardare è dal 2003 che guida la nazione, perché è stato primo ministro per dodici anni quando la Turchia era ancora una repubblica parlamentare. Questo risultato permette di tracciare dei paragoni con i primi leader del Paese, tutti protagonisti di primo piano all’interno di governi lunghi oltre dieci anni.

“L’intero popolo turco è il vincitore di queste elezioni”

Commentando la vittoria al ballottaggio, Erdogan ha dichiarato che “il nostro popolo si è affidato di nuovo a noi”. Ha aggiunto: “Oggi scriviamo ancora una volta la nostra storia. Continueremo a lavorare duro. Saremo all’altezza della fiducia che ci avete dato. L’intero popolo turco è il vincitore di queste elezioni. Con questa vittoria si è aperta la porta del secolo per la Turchia”. Erdogan ha poi invitato il principale partito dell’opposizione, il Partito repubblicano del popolo (Chp), a ritenere il suo candidato, Kemal Kilicdaroglu, “responsabile del pessimo risultato ottenuto” e ha sottolineato come sia arrivato il momento di “mettere da parte le polemiche della campagna elettorale”.

Meloni ed Erdogan
Foto | ANSA/Filippo Attili

Le congratulazioni di Meloni a Erdogan

Sono stati numerosi i leader politici che si sono congratulati con Erdogan per la vittoria, tra cui anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Congratulazioni al presidente Erdogan per la sua vittoria elettorale. Italia e Turchia sono alleate e condividono importanti responsabilità nel mediterraneo e nel mondo. Insieme possiamo fare di più per i nostri popoli e la crescita e la stabilità globale”, ha osservato.

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