Stati Uniti, è vespaio: “A Kabul spari americani”, si temono attentati

I fatti dell’Afghanistan, in particolare dopo l’attentato all’aeroporto di Kabul, ha aumentato a dismisura i timori degli Stati Uniti. Tanto da scatenare il timore che sul territorio statunitense possano verificarsi attacchi o ulteriori attentati.

Stati Uniti: perché il timore di attacchi è altissimo

La CNN parla infatti di “allerta massima” negli Stati Uniti, proprio in seguito alle evacuazioni dall’Afghanistan e dell’attacco a Kabul. Tali apprensioni sarebbero emerse in una riunione tra i vertici del Department of Homeland Security (Dhs) e i responsabili della giustizia federale americana. “È in corso un approfondito screening di chi entra“, ha detto nell’incontro il capo dell’intelligence del Dhs, John Cohen.

Ciò che si sta provando a monitorare con il massimo livello di attenzione sono “tre minacce principali“. Tra esse spicca l’infiltrazione di cellule dell’Isis o di al-Qaeda nel processo di evacuazione verso gli Stati Uniti di profughi provenienti dall’Afghanistan. E una possibile escalation potrebbe verificarsi dopo l’ordine del presidente Joe Biden, che ha autorizzato un raid nella regione di Nagahar. Qui ha trovato la morte una delle menti dell’Isis-K, che progettava futuri attacchi.

La ricostruzione della BBC che imbarazza il Pentagono

Le polemiche sugli Stati Uniti, in ogni caso, non accennano a placarsi. Secondo le ricostruzioni della BBC, infatti, buone parte delle vittime di Kabul sono cadute a causa del fuoco americano. “Molti sono morti sotto i colpi dei soldati Usa“, ha infatti riferito l’inviato in Afghanistan dell’autorevolissima emittente britannica. A confermarglielo, diversi testimoni.

Ho visto militari americani, e dietro di loro militari turchi. Gli spari arrivavano da lì, dalle torri“, ha infatti raccontato il fratello di una delle vittime. Si tratta di un tassista, residente a Londra ma recatosi precipitosamente in Afghanistan nel tentativo di salvare la sua famiglia. Una ricostruzione decisamente dolorosa, al momento senza repliche. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, infatti, non ha risposto alla richiesta della BBC di commentare queste affermazioni.

Impostazioni privacy