Russia, UE: “Misure senza precedenti”. Ucraina: “Scettici su negoziato”

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L’Europa annuncia misure senza precedenti nei confronti della Russia. Intanto l’Ucraina per il momento aspetta di vedere e capire come alle parole seguiranno i fatti, dopo l’annuncio di possibili negoziati con Vladimir Putin. Questa la sintesi dopo ciò che è avvenuto domenica, anche dopo le dichiarazioni che da Bruxelles hanno rilasciato Ursula von der Leyen e Josep Borrell.

Le misure Ue contro Russia e Bielorussia

Con una mossa senza precedenti, vieteremo la presenza in Ue della macchina mediatica del Cremlino. Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo, e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e creare divisioni nell’Unione. Stiamo sviluppando gli strumenti per vietare questa disinformazione tossica e dannosa in Europa“. Questo l’annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

E non è tutto. “Introdurremo misure restrittive” contro “i più importanti settori dell’economia della Bielorussia. Stop all’export di prodotti come carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio. E sarà esteso il divieto di scambi commerciali per quei settori sui quali è stata sanzionata la Russia“, ha aggiunto Von der Leyen.

Presidente e ministro Ucraina non si fidano

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Resta intanto caldissimo il tema dei possibili negoziati tra Russia e Ucraina, con quest’ultima che conferma la propria cautela riguardo a un buon esito della trattativa. “Lo dirò con franchezza. Non credo molto all’esito di questo incontro, ma proviamoci. In modo che non si dica che io, come presidente, non ho cercato di fermare la guerra quando c’era una piccola possibilità“. Lo ha affermato nel video alla nazione il presidente Volodymyr Zelensky, riferendosi ai colloqui tra le delegazioni dei due Paesi in conflitto.

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Ancora più chiare le parole del ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba. “Non andremo a Homiel, la città in Bielorussia che funge da base militare per la Russia. Ci incontreremo al confine, e andremo lì per ascoltare cosa ha da dire la Russia. Non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo un solo centimetro del nostro territorio. Questo non è l’obiettivo della nostra lotta“, ha preannunciato il ministro in vista dell’incontro previsto per la mattina del 28 febbraio.

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