La Russia ha iniziato le esercitazioni militari, Nato: “Europa a rischio”

La Russia e l’alleata Bielorussia hanno iniziato 10 giorni di esercitazioni militari congiunte tra i continui timori di un’invasione russa dell’Ucraina. Il gesto è stato percepito come una prova del fatto che Putin sia più che pronto a invadere l’Ucraina, nonostante le continue smentite.

La Russia mette in campo l’esercito più grande dalla Guerra Fredda

A nulla sembrano dunque serviti gli sforzi dei diplomatici degli ultimi giorni compiuti dai leader europei nel tentativo di arginare la crisi russo-ucraina.

Le esercitazioni – note come Allied Resolve 2022 – si svolgono vicino al confine bielorusso con l’Ucraina, che è lungo poco più di 1.000 km. Se le esercitazioni spingessero le truppe russe vicino alla capitale ucraina, Kiev, un attacco alla città potrebbe risultare facile. Vista anche la superiorità numerica delle truppe russe su quelle ucraine.

La Francia ha definito le esercitazioni – ritenute il più grande dispiegamento russo in Bielorussia dalla Guerra Fredda – un “gesto violento”. L’Ucraina afferma che equivalgono a “pressione psicologica” e anche gli USA hanno definito la mossa un’escalation.

Nato: “Momento pericoloso per la sicurezza europea”

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Il dispiegamento di forze russe in Bielorussia è il più grande della fine della Guerra fredda. Questo è un momento pericoloso per la sicurezza europea ha dichiarato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Le unità russe stanno crescendo, il tempo di preavviso per un possibile attacco sta diminuendo. Ho scritto al ministro degli Esteri russo Lavrov per ribadire la volontà di trovare una soluzione diplomatica” ha concluso.

Johnson: “Non credo che Putin abbia già deciso di procedere con la guerra”

Dopo i tentativi di Francia e Germania è arrivato il momento dell’Inghilterra di cercare di risolvere la situazione diplomaticamente. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato che l’Europa sta affrontando la più grande crisi di sicurezza degli ultimi decenni.

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Io non credo che il presidente Vladimir Putin abbia già preso la decisione di procedere con la guerra ma questo non vuol dire che sia impossibile che qualcosa di disastroso possa accadere presto” ha affermato il primo ministro inglese Boris Jhonson.

La nostra intelligence dipinge un quadro pessimista, nei prossimi giorni si affronterà il passaggio più pericoloso e dobbiamo fare la cosa giusta, con una combinazione tra sanzioni, impegno militare e diplomazia” ha concluso.

Continuano gli sforzi diplomatici del Paesi europei

Nel frattempo il ministro degli esteri britannico Liz Truss è volato a Mosca per incontrare il suo omologo russo Sergei Lavrov.

Nelle sue osservazioni di apertura, Truss ha avvertito Lavrov dell’impatto devastante che avrebbe una guerra.
“Una guerra in Ucraina sarebbe disastrosa per il popolo russo e ucraino e per la sicurezza europea” ha affermato Truss.
La Russia deve rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, come la Russia si è liberamente impegnata a fare nel memorandum di Budapest del 1994“, ha detto Truss a Lavrov. “Se questi principi vengono rispettati, credo che nei colloqui di oggi possiamo fare progressi per rafforzare la sicurezza per tutti”.

Il viaggio fa parte di un blitz della diplomazia britannica con la Russia poiché il segretario alla Difesa, Ben Wallace, si recherà a Mosca per consultazioni con il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, venerdì.

Tuttavia, le aspettative per entrambi gli incontri sono limitate poiché la Russia ha avanzato richieste massimaliste alla Nato di rimuovere le sue truppe dagli stati membri e di impegnarsi a non accettare mai l’Ucraina nell’alleanza.

Nessuna delle sue richieste è stata definita accettabile, mentre gli stati occidentali continuano a minacciare la Russia con pesanti sanzioni che scatterebbero con il primo attacco in terra Ucraina.

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