Olimpiadi, italiani a Tokyo: “Tra i giapponesi c’è chi vede gli occidentali come untori”

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A meno di due mesi dalla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, a Tokyo impazzano le polemiche sull’opportunità di svolgere i Giochi nel pieno della pandemia. Daniela Zoli, blogger italiana residente nella capitale giapponese, ha spiegato: “Nell’ultimo periodo i contagi sono cresciuti e la maggior parte dei giapponesi è contraria alle Olimpiadi. Nelle ultime settimane anche molti medici si sono dichiarati contrari alle Olimpiadi e stanno chiedendo al Governo di cancellare l’evento. Per tutelarsi, da alcuni mesi il Giappone ha imposto anche ai connazionali che tornano dall’estero tre giorni di permanenza in un Covid Hotel, seguite da 11 giorni di quarantena a casa. La campagna vaccinale è partita tardi. L’unico vaccino disponibile fino a poche settimane fa era stato approvato a fine febbraio“.

“Un centro servizi sociali vicino a Tokyo a consigliato ai giapponesi di non avvicinarsi agli stranieri”

Emanuele Granatello, residente in Giappone da 15 anni, ha aggiunto: “Ci saranno delle forti limitazioni sugli spostamenti negli stadi e dei palazzetti dello sport. Il Giappone ha appena iniziato la campagna vaccinale, siamo 3-4 mesi in ritardo rispetto all’occidente. Qui non esiste una legge contro il razzismo. Vicino a Tokyo il centro dei servizi sociali ha consigliato alla popolazione di non avvicinarsi agli stranieri perché porterebbero il Covid, il che è assolutamente ridicolo. Gli stranieri visti come untori? Da una minoranza sì. Qualche occhiataccia sulla metropolitana te la puoi prendere“.

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