Musk, dalle offese al dipendente disabile agli infiniti voli con il jet: le ultime controversie

Elon Musk continua a far palare di sé, anche se ultimamente le controversie sembrano molto più frequenti degli elogi. Su Twitter ha fatto parecchio discutere una sua conversazione pubblica con Haraldur Thorleifsson, un ex dipendente del social media che per nove giorni non è riuscito né ad accedere al suo account né a ricevere informazioni precise sul suo eventuale coinvolgimento nell’ultima ondata di licenziamenti (che ha coinvolto un totale di 200 lavoratori). Per ottenere una risposta, l’uomo ha taggato direttamente Musk su Twitter, mettendo in chiaro di non aver ricevuto chiarimenti dal responsabile alle risorse umane.

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Foto | Pexels @freestocks.org

Musk su Thorleifsson: “Usa la sua disabilità come scusa”

Musk ha chiesto informazioni sul lavoro svolto da Thorleifsson e lui ha fornito una risposta esaustiva. Il CEO ha pero messo in dubbio le sue parole, scrivendo “foto o non è mai successo”, frase usata spesso su Internet quando ci si approccia con scetticismo a quanto affermato dall’interlocutore. Musk ha poi rincarato la dose, dichiarando che Thorleifsson “non ha svolto un lavoro reale, usando come scusa una disabilità che gli impediva di digitare”. Questa osservazione ha costretto l’ex dipendente a spiegare di essere affetto da distrofia muscolare. “Non sono in grado di svolgere lavoro manuale per lunghi periodi senza che le mie mani inizino a soffrire di crampi. Posso scrivere al massimo per un’ora o due. Non era un problema ai tempi di Twitter 1.0, quando ero un senior director e il mio lavoro prevedeva di aiutare i team a progredire con indicazioni strategiche”.

In seguito ai chiarimenti di Thorleifsson, che ha ricevuto numerosi messaggi di supporto dagli utenti di Twitter, Musk si è scusato per non aver capito la situazione. “Mi ero basato su cose che mi erano state dette e che non si sono rivelate vere”.

I voli da 13 minuti con il jet privato

Musk ha anche attirato l’attenzione per i frequentissimi voli a bordo del suo jet privato, un Gulfstream G650. Secondo quanto riportato da Bloomberg, nel 2022 il CEO di Twitter avrebbe usato il velivolo più di Larry Ellison, miliardario e cofondatore di Oracle, e Mark Zuckerberg, il numero uno di Meta. Si parla di 172 decolli all’anno, responsabili dell’emissione di circa 2112 tonnellate di gas serra, un numero enorme, che vanifica l’impatto ridotto sull’ambiente delle auto elettriche Tesla (che nel 2021 hanno permesso di risparmiare 8,4 tonnellate di gas serra).

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Foto | Pixabay @ Tumisu

A incrementare l’indignazione degli ambientalisti ci pensa anche la breve durata di alcuni degli spostamenti effettuati da Musk a bordo del jet: si parla anche di voli della durata inferiore al quarto d’ora (per esempio, il miliardario ci ha messo 13 minuti a viaggiare da Hawthorne all’aeroporto internazionale di Los Angeles).

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