Ombre Rosse, l’ex terrorista Luigi Bergamin si è costituito

Ieri, mercoledì 28 aprile, nel corso dell’operazione “Ombre Rosse”, le autorità francesi hanno arrestato sette ex terroristi. Cinque di loro appartenevano alle Brigate Rosse, uno a Lotta Continua e un altro ai Nuclei Armati contro il Potere territoriale. Altri tre terroristi sono riusciti a fuggire. Uno di loro, Luigi Bergamin, si è costituito oggi a Parigi, presso il palazzo di Giustizia. L’ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo era stato condannato a 17 anni e 11 mesi per l’omicidio del macellaio Lino Sabbadin, avvenuto nel 1979. Da anni viveva in Francia, protetto dalla dottrina Mitterrand. Al momento sono ancora in libertà l’ex brigatista Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura, ex esponente delle Formazioni comuniste combattenti.

La vicenda giudiziaria di Luigi Bergamin

Lo scorso 8 aprile, per Luigi Bergamin sarebbe scattata la prescrizione, tuttavia i termini sono stati interrotti dal magistrato di sorveglianza milanese Gloria Gambitta. Ciò è avvenuto su richiesta del pm Adriana Blasco, che ha dichiarato Luigi Bergamin “delinquente abituale”. L’intera vicenda giudiziaria è stata seguita da Roberta Collidà, magistrata di collegamento italiana a Parigi, che oggi si trova a Roma per partecipare a una riunione al ministero della Giustizia sull’operazione Ombre Rosse.

Adriano Sabbadin: “I morti ammazzati non sono andati in prescrizione”

Ieri, il figlio di Lino Sabbadin ha commentato l’arresto degli ex terroristi. “Questi assassini devono essere consegnati alla giustizia. È tutto quello che ho da dire. Sono persone che hanno rovinato famiglie, come la mia. A distanza di quarant’anni dall’omicidio di mio padre la ferita per noi è ancora aperta”. Adriano Sabbadin ha poi sottolineato che “i morti ammazzati, nostri cari, non sono andati in prescrizione. Che paghino tutti, non è solo un dovere verso i familiari delle vittime, ma un diritto della nostra democrazia. Adesso deve essere fatta giustizia. Erano tanti, troppi anni che aspettavamo questo momento. Certo, riaffiorano brutti ricordi, ma oggi è una giornata positiva, speriamo che adesso paghino per quello che hanno fatto”.

Impostazioni privacy