Hamas, cos’è il Captagon, la droga dell’Isis

Il commando di Hamas avrebbe compiuto l’assalto del 7 ottobre contro Israele sotto l’effetto del Captagon, “la droga dell’Isis”. Alcune pastiglie dell’anfetamina sarebbero state trovate nelle tasche dei miliziani. A rivelarlo è la tv israeliana Channel 12.

Nota anche come “droga dei poveri”, il Captagon consente di compiere atti brutali conservando il controllo. Non è una novità l’assunzione di stupefacenti alla vigilia di attentati terroristici capaci di reprimere la paura. Prima degli affiliati dello Stato islamico, la diffusione del Captagon nella regione risale almeno a partire dal 2006, durante la seconda guerra del Libano.

Gli effetti del Captagon

Il Captagon è un mix di anfetamine, una base di cloridrato di fenetillina e altre sostanze stimolanti tra cui la caffeina che aumenta la vigilanza, induce euforia, diminuisce la sensazione di stanchezza e porta a una alterazione della capacità di giudizio e alla perdita dell’inibizione.

Chi assume la “droga dei kamikaze”, spesso mescolata alla caffeina, riesce e non dormire e a non mangiare per giorni, mentre è pervaso da un senso di onnipotenza che può durare per giorni. Si può assumere in forma solida, come una pillola su cui sono impressi due semicerchi o essere iniettata. È una droga sintetica a forte rilascio di dopamina e noradrenalina, neurotrasmettitori capaci di aumentare le prestazioni fisiche e sopprimere la paura.

“Le anfetamine mettono la persona in una situazione psicologica simile a quella dei pazienti maniacali, con un senso di onnipotenza”, spiega Fabrizio Schifano, professore di farmacologia clinica e primario psichiatra dell’università dell’Hertfordshire. “Questo ha senso perché per una persona è molto difficile riuscire a compiere un gesto del genere in situazione normale. Da sempre i soldati utilizzano delle sostanze”.

Non solo. “Oltre al senso di invincibilità ci sono altri effetti ‘utili’ ai terroristi”, aggiunte l’esperto. “Le anfetamine o simili lavorano rilasciando noradrenalina e dopamina, aumentano la vigilanza e la resistenza alla fatica. Inoltre l’aumento della dopamina fa diventare paranoico, ma se sei braccato dalla polizia essere paranoico non è un male, si diventa anche molto sospettosi. Se a questo si aggiunge la caffeina aumenta il livello di allerta e in più sale anche l’ansia, che quando non è eccessiva è anche questa una reazione che può aiutare in determinati contesti. In più si ha un aumento della combattività e dell’aggressività“.

Compresse di Captagon
Captagon | Foto Pubblico dominio

La diffusione in Medio Oriente

Prodotto inizialmente perlopiù in Libano e diffusa in Arabia Saudita negli anni Novanta, ora proviene in gran parte dalla Siria, diventata di recente il primo produttore mondiale di anfetamine. Il Captagon viene smerciato in tutto il Medio Oriente ed è diffuso tra i combattenti per inibire paura e dolore, ma anche tra i civili perché non fa sentire la fatica.

Secondo la Drug Enforcement Administration (Dea) americana, l’Isis faceva un largo uso di Captagon e ne controllava lo spaccio in tutti i territori che controllava. Una volta avviati gli impianti chimici di produzione, i terroristi hanno prodotto ingenti quantitativi anche per il mercato mondiale delle droghe sintetiche e in questo modo hanno accumulato ingenti finanziamenti.

Tracce della “droga della Jihad” sarebbero state rilevate nel sangue di Seifeddine Rezgui, uno degli autori dell’attentato sulla spiaggia di Sousse in Tunisia nel giugno 2015, che fece 39 morti. Quantitativi di Captagon sarebbero stati rinvenuti anche in uno dei covi degli attentatori del Bataclan, dopo gli attentati del novembre 2015 a Parigi. E secondo alcuni report, i curdi ne hanno trovato ingenti quantità nelle postazioni dell’Isis.

Il consumo della sostanza non è molto diffuso in Occidente, mentre si trova in abbondanza in Medio Oriente. A confermare il dato anche l’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui in alcuni Paesi, come l’Arabia Saudita, l’uso delle anfetamine prevale sulle droghe leggere.

Si tratta di una droga sintetica ben conosciuta anche in Europa. Secondo il rapporto “Captagon trafficking and the role of Europe”, pubblicato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, la sostanza è prodotta principalmente in Siria e in Libano e, attraverso il Vecchio continente, viene poi riversata nella penisola arabica, dove si concentrano i principali mercati.

Secondo il report, si stima che dal novembre 2018 al febbraio 2022 siano stati sequestrati circa 127 milioni di compresse. L’operazione più importante, che ha portato al recupero di 84 milioni di pastiglie, è avvenuta nel porto di Salerno nel giugno 2020.

Le origini del Captagon

“Captagon” era il marchio di un medicinale psicoattivo prodotto negli anni ’60 dalla casa farmaceutica tedesca Degussa Pharma Gruppe. Veniva venduto sotto forma di compresse bianche con impresso un caratteristico logo formato da due mezzelune. Era prescritto principalmente come trattamento per il disturbo da deficit di attenzione e la narcolessia e come stimolante del sistema nervoso centrale. I mercati principali erano l’Europa e il Medio Oriente.

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