Bella Ciao è diventato l’inno della resistenza ucraina

[scJWP IdVideo=”K9MFS0hW-Waf8YzTy”]

Il brano ‘Bella Ciao‘ è diventato l’inno della resistenza ucraina. La cantante folk Khrystyna Solovyy ha riadattato il canto partigiano al contesto dall’attuale invasione russa nel Paese. La nuova versione intitolata “L’ira ucraina“, alla prima strofa – come si legge sui social – recita: “La mattina presto, ancora nella luce, la terra tremava e il nostro sangue ribolliva. Razzi dal cielo, colonne di carri armati e il vecchio Dnipro rimbombava“. E poi ancora, “Nessuno ha pensato, nessuno ha visto quale fosse l’ira ucraina. Uccidiamo i boia maledetti senza pietà, quelli che attaccano la nostra terra“. “Nella Difesa ci sono i ragazzi migliori, nelle nostre forze armate combattono gli eroi, e Javelin e i Bayraktar uccidono i russi per l’Ucraina. E il nostro popolo, gli ucraini, hanno già unito il mondo intero contro i russi. Presto non ci saranno più russi, ma ci sarà la pace su tutta la terra“.

Solovyy ha pubblicato la cover di “Bella Ciao” sul suo canale YouTube il 7 marzo e da allora ha ottenuto più di 130mila visualizzazioni. Prima della cantante folk, anche Carla Bruni aveva realizzato una cover del canto partigiano. La sua versione era arrivata a 48 ore di distanza dall’inizio dell’invasione. Inoltre, “Bella Ciao” è stata più volte intonata durante i cortei italiani contro la guerra.

Impostazioni privacy