Torna l’ora solare. Risparmiati 190 milioni di euro con quella legale

Anche se non tutti apprezzano l’alternanza tra l’ora solare e quella legale, i suoi vantaggi dal punto di vista economico sono innegabili. Come dichiarato da Terna, la società pubblica della rete elettrica, in sette mesi l’ora legale ha permesso agli italiani di risparmiare 190 milioni di euro di bollette. Inoltre, grazie al minor consumo di energia si è evitata l’emissione di 200mila tonnellate di CO2. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 (precisamente alle tre) l’ora legale lascerà il posto a quella solare, costringendo tutti a portare le lancette indietro di un’ora. Molti dispositivi elettronici si adeguano in automatico al cambiamento, quindi potrebbe non dover modificare l’orario di PC, smartphone e tablet.

Le possibili modifiche all’ora solare

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo hanno raccolto 265.000 firme per chiedere alla premier di Giorgia Meloni di prolungare l’ora legale almeno per un mese, a titolo sperimentale. Le società sostengono che, con gli attuali prezzi dell’energia, nel 2023 si risparmierebbero due miliardi e mezzo di euro. “Siamo ormai a numeri da proposte di Referendum Popolare” spiegano Alessandro Miani, presidente Sima, e Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo. “A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata appena varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Refrendum abrogativi”. Sia Miani che Gabriele vogliono chiedere a Meloni “di trovare il modo di congelare per un mese il passaggio all’ora solare, previsto per il 30 ottobre, dando così modo al gestore della rete elettrica di verificare sul campo il reale risparmio ottenibile in termini economici e ambientali”.

L’eventuale risparmio

Oltre al risparmio energetico, “che col crescere dei pezzi del gas è passato da stime di 500 milioni l’anno basati sui dati Terna a oltre 2 miliardi di euro per il solo 2023” – spiegano Miani e Gabriele – “si aggiungerebbe un taglio di emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2, equivalenti a quella assorbita piantando 2 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

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