Ricerca, a Napoli il laboratorio della piattaforma Exscalate

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Ricerca, arriva a Napoli il nuovo laboratorio della piattaforma Exscalate. Inaugurato da Dompé Farmaceutici con la presenza di Messa.

L’importanza della ricerca nella società post pandemia

Oggi il vero petrolio è connesso con la capacità di fare ricerca. E nulla come questa pandemia ha dimostrato che la salute è economia. È essenziale“, ha spiegato il presidente Sergio Dompé. “La capacità che c’è stata di rispondere in poco più di dieci mesi sviluppando la ricerca, lavori scientifici e la parte industriale per arrivare a somministrare i vaccini non ha precedenti nella storia“.

Questo dev’essere il nuovo elemento, la nuova normalità. Ma per fare questo bisogna andare a cercare i migliori ricercatori“, ha quindi sottolineato. E l’importanza della ricerca, in tal senso, è essenziale: “Bisogna connettere il pubblico al privato, in questo caso con l’Università Federico II e con Napoli abbiamo trovato un ambiente ideale per poter lavorare con ragazzi competenti, ben formati dalle università italiane, con grande voglia di fare, disponibilità e bassi costi“.

Che cos’è la piattaforma Exscalate

Noi siamo venuti qui perché ci crediamo e perché riteniamo che sia interesse della nostra azienda sviluppare questo. Poi c’è il tema di come connettere questo con tutto il resto della ricerca mondiale. E qui c’è la risposta con la piattaforma Exscalate, una piattaforma di intelligenza artificiale che noi coordiniamo a livello transnazionale. Già diciotto interlocutori sono coinvolti. Ma c’è anche la risposta dell’Unione europea, perché è necessario connettersi con la competitività internazionale“, ha aggiunto Dompé.

Excalate, come spiega il sito ufficiale di Dompé, “è una piattaforma di drug discovery che vanta una libreria di 500 miliardi di molecole, che possono essere valutate al ritmo di tre milioni al secondo per ogni nuovo bersaglio. Lo scopo di Exscalate è l’identificazione di molecole e composti con caratteristiche strutturali in grado di interagire con specifici recettori cellulari per innescare specifiche attività biologiche“. E il nuovo progetto di Napoli è importantissimo per la ricerca, con tanti professionisti italiani (e in particolare napoletani) rientrati in patria con una nuova occupazione altamente specializzata.

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