Pos, verso stop alle multe per chi non accetta pagamenti sotto i 30 euro

Verso lo stop all’obbligo di accettare i piccoli pagamenti tramite Pos con carte di credito e bancomat. La novità è contenuta nella bozza della Legge di Bilancio, su cui è al lavoro il Governo Meloni, che prevede nuove esenzioni limitatamente alle transazioni di valore inferiore ai 30 euro.

La manovra: nuove esenzioni dall’obbligo di Pos

Nel primo testo della bozza della manovra da 136 articoli, approvata in Consiglio dei ministri lunedì 21 novembre, l’esecutivo interviene sui pagamenti Pos su due fronti. Da un lato viene introdotta l’esenzione dall’obbligo di accettare carte di credito e bancomat per scontrini al di sotto dei 30 euro. Con il ministero del Made in Italy che stabilirà entro giugno (180 giorni) i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse“. Dall’altro il Governo sospende dal 2023 “i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni“.

Le sanzioni in vigore

Le sanzioni, introdotte dal Governo Draghi il 30 giugno scorso, prevedono che negoziante, artigiano o professionista che rifiuti al cliente il pagamento attraverso Pos sia multato per 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. Dall’obbligo sono stati invece esonerati i tabaccai, limitatamente alla vendita di prodotti dei monopoli (sigarette) o dei valori postali e bollati (marche da bollo), in ragione dello scarso margine di guadagno che hanno su questi articoli.

+22% pagamenti digitali nei primi 6 mesi del 2022

La misura si inserisce in un contesto italiano che sul fronte dei pagamenti digitali sta vivendo un’accelerazione. Secondo i nuovi dati elaborati dall’Abi, nel primo semestre 2022 i pagamenti digitali sia online sia con carte sono cresciuti del 22%, dopo l’aumento del 24% nel 2021. Le carte contactless, invece, hanno registrato un balzo del 49% e gli smartphone e i bracciali addirittura del 139%.
Malgrado il nostro Paese sia ancora nella fascia bassa a livello europeo nell’alternativa al contante, l’incremento degli ultimi due anni è superiore a quello della media Ue. Questo trend potrebbe subire un impatto considerevole dalla misura disegnata dal Governo Meloni insieme con la decisione di alzare il tetto del contante a 5 mila euro.

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