Niente stagionali, colpa del reddito di cittadinanza? McDonald’s nega

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Da un punto di vista nazionale, la campagna di assunzioni sta andando bene, è in linea con i dati degli anni antecedenti alla pandemia di Covid-19. Devo dire però che presenta delle disomogeneità sul territorio. Rispetto agli anni precedenti, stiamo vedendo delle variazioni soprattutto in alcune aree“. Così Valentina Fossa, Chief People Officer di McDonald’s Italia.

McDonald’s: le aree in sofferenza

Abbiamo registrato delle leggere flessioni dal punto di vista delle domande in alcune aree. Stiamo infatti ricevendo un numero inferiore di curriculum“, aggiunge Fossa. Che spiega come i problemi di reperimento del personale si concentrino per McDonald’s in alcune zone del Nord Italia. “Questo avviene specialmente in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna – aggiunge infatti –. Di contro, invece, abbiamo delle aree in cui la risposta è estremamente positiva. Ciò detto la campagna, nel suo complesso, a livello nazionale sta andando bene“.

In circa un mese di attività abbiamo raccolto più di 18 mila candidature. Per cui in alcune aree abbiamo quasi traguardato l’obiettivo che ci siamo prefissati in termini di assunzioni. In altre, invece, non ci siamo ancora arrivati“, ammette. E proprio al nord, McDonald’s fa fatica: “Faccio un esempio. In Lombardia prima del Covid ricevevamo un centinaio di CV a settimana. Ora siamo a 60-70“.

Il reddito di cittadinanza non c’entra

E l’impressione dell’azienda è che questa tendenza abbia una causa ben precisa. Dovuta non tanto all’emergenza Covid, ma nemmeno all’utilizzo da parte di una fetta di popolazione del reddito di cittadinanza, da preferirsi al lavoro. “Negli ultimi due mesi abbiamo assunto 120 persone, valutando circa 220 curriculum. Si tratta di personale da inserire nei ristoranti di Milano e provincia“, dice Giacomo Bosia, Franchisee McDonald’s dell’area Milano/Provincia e Monza Brianza.

Io posso dare una testimonianza per quella che è la mia esperienza sul territorio in cui opero“, prosegue Bosia, che esclude che i giovani stiano deliberatamente snobbando la possibilità di lavorare da McDonald’s. “Ritengo che non ci sia in questo momento una correlazione tra reddito di cittadinanza e diminuzione delle candidature. Anzi, devo dire che nei colloqui fatti vedo molta motivazione e molta voglia di mettersi in gioco da parte di tutti i ragazzi. Questo, secondo me è un segnale molto forte. Probabilmente riconduco questa difficoltà di raccolta di CV a un mercato in fermento. Milano è sempre stata trainante a livello di economia. E in un momento di ripresa, il mercato del lavoro è molto competitivo e dinamico“.

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