Estate 2023, gli italiani vogliono mangiare: lo dimostra la spesa vacanze

Da sempre considerata la patria del buon cibo, l’Italia anche nell’estate 2023 si confermerà il Paese del mangiare e del bere.

Questo è quanto emerge dall’ultima analisi effettuata da Coldiretti, secondo cui oltre un terzo della spesa turistica quest’estate sarà destinato alla tavola da parte degli italiani.

Quello gastronomico resta quindi uno dei settori capaci di attrarre maggiormente turisti e vacanzieri nello Stivale, sempre alla ricerca di qualche prelibatezza con la quale poter soddisfare il proprio palato.

15 miliardi per mangiare e bere nell’estate 2023

Coldiretti ha stimato che nell’estate 2023 un valore superiore ai 15 miliardi di euro verrà speso a tavola da chi farà le proprie vacanze in Italia.

Oltre un terzo della spesa turistica totale sarà riversato, infatti, nel settore gastronomico, come raccontato nell’ambito dell’incontro “Gli italiani e l’agricoltura” organizzato a Roma da Fondazione Univerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica.

L’associazione di agricoltori italiani, presentando il focus “Mercati contadini, le vacanze green e l’importanza dell’enogastronomia a chilometri zero per salvare biodiversità, lavoro ed economia locale”, ha spiegato come il patrimonio enogastronomico nazionale resti saldamente al centro delle attenzioni dei vacanzieri.

Piatto di cucina italiana servito in un ristorante
Immagine | Unsplash @JayWennington – Newsby.it

Ristoranti, pizzerie, agriturismi, trattorie, sagre di paese, street food.

Da nord a sud, gli italiani vogliono mangiare e bere bene e per farlo sono disposti a sacrificare gran parte dei propri risparmi.

Come precisato da Coldiretti, il cibo resta la voce più importante nel budget vacanze, nonché il principale motivo per cui molti turisti scelgono una certa meta piuttosto che un’altra.

Il turismo enogastronomico in Italia sta crescendo sempre di più e questo trend pare destinato a mostrare picchi ancor più positivi nei prossimi mesi.

Gran parte del merito deve essere assegnato a tutte quelle associazioni, agli operatori e ai professionisti che lavorano quotidianamente per proteggere il ricchissimo patrimonio enogastronomico del Belpaese, creando con frequenza appuntamenti e incontri dedicati.

Un operato molto importante e che, secondo quanto appurato da Coldiretti nella sua indagine, sta portando sempre più “all’accreditarsi di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e dei cambiamenti climatici”.

Lo dimostra il fatto che sette vacanzieri su dieci hanno deciso di prenotare le proprie vacanze in agriturismo, mossi dalla voglia di entrare in maggior contatto con la natura e di mangiare prodotti più freschi e salutari.

“Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture”.

Ha raccontato sempre Coldiretti, che esplicita anche come a ben 22 milioni di italiani piacerebbe aprire un agriturismo nella vita.

Restando in tema di numeri, l’associazione agricoltori italiani ha anche segnalato come oltre mezzo milione di bambini d’estate partecipi ad attività nelle circa 3.500 fattorie didattiche che si trovano nelle campagne italiane e dove il contatto con la natura e il buon cibo viene privilegiato.

Tutti esempi che dimostrano lo stretto rapporto che gli italiani e i turisti che svolgono le loro vacanze in Italia hanno con il mangiare e il bere.

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