Caterpillar, lavoratori in presidio al Mise: “L’azienda faccia un passo indietro”

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Oggi, lunedì 21 febbraio, alcune decine di lavoratori della Caterpillar di Jesi si sono ritrovati in presidio sotto al Mise in occasione del tavolo tra Ministero e sindacati. Uno di loro, Francesco Arcangeli, ha spiegato: “Siamo qui a chiedere tempo per poter continuare il nostro processo produttivo. Il 10 dicembre la nostra azienda ha deciso di chiudere i battenti e noi dal 24 febbraio saremo licenziati se la Caterpillar non lascia spazio ad acquirenti che si sono fatti avanti. Chiediamo che faccia un passo indietro”. Un altro operaio, Davide Uliano, ha aggiunto: “Siamo qui per avere la speranza di continuare a lavorare. Non chiediamo niente di più”.

Caterpillar, Fim-Cisl: “Porteremo a casa un risultato storico”

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“Abbiamo avuto la presenza dell’azienda che vuole comprare (la Imr, ndr). Già questa è una rassicurazione importante. Porteremo a casa questo risultato importantissimo, che non era scontato: è un’evento storico, un grande passo in avanti”. Così Donato Acampora della Fim-Cisl al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro dello stabilimento di Jesi.

Fiom: “Incontro al Mise positivo, offerta Imr ci dà fiducia”

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Questo, infine, il commento di Mirko Luigi Rota, dirigente nazionale della Fiom, a margine dell’incontro al Mise sul futuro della Caterpillar. “La valutazione dell’incontro di oggi è positiva, perché oltre a Caterpillar era presente una delle aziende che aveva fatto nei giorni scorsi un’offerta, la Imr. La cosa che ci ha dato fiducia è che in tempi immediati vuole fare una trattativa con Caterpillar e con noi dicendoci che vuole ritirare tutto l’asset e tutti i lavoratori, è un punto di partenza importante. La procedura non si concluderà il 24, ci prenderemo altri 15 giorni di tempo.

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