San Valentino: perché il 14 febbraio si festeggiano gli innamorati

Scatole di cioccolatini, mazzi di fiori, cene romantiche e piccoli gesti che il 14 febbraio valgono un po’ di più. Significa questo, al giorno d’oggi, San Valentino, la festa dedicata agli innamorati. Una tradizione di religione cattolico romana celebrata in Europa, nelle Americhe e in Oriente. La ricorrenza prevede uno scambio di auguri e di doni fra persone che si amano e che tra loro sono legate sentimentalmente. È stata istituita ufficialmente nel Medioevo, ma le sue origini sono ben più violente e pagane di quanto si creda.

San Valentino palloncini
Immagine | Pixabay @Autumnsgoddess0

Le origini romane di San Valentino

Nell’Antica Roma era usanza celebrare i cosiddetti “Lupercalia”, una serie di festività legata al ciclo della morte della rinascita della natura. Vari rituali, mascherate e cortei accompagnavano le celebrazioni. Inoltre, in alcune giornate i servi prendevano il posto dei padroni e viceversa. L’intento era innescare una “rinascita”, appunto, nel nome del caos primordiale: una parte di queste manifestazioni è arrivata fino a oggi con il Carnevale.

Alcune pratiche arcaiche della fertilità erano però anche violente. Una di queste, a Roma, prevedeva che le donne si sottoponessero in mezzo alle strade ai colpi di rami stretti da spaghi inferti da gruppi di uomini nudi. Con le frustate, quegli uomini “regredivano” simbolicamente alla condizione ancestrale e divina della libera sessualità, celebrando il dio Fauno-Luperco, mentre le donne ricevevano così la benedizione.

La festività nel corso della storia

A mettere un sigillo religioso sulla festa pagana fu papa Gelaio I tra il V e il VI secolo: una dedica all’amore romantico e privo di riferimenti sessuali, nel rispetto della tradizione biblica e finalizzato alla mera riproduzione. Richiamando il tutto a San Valentino di Terni, morto a Roma il 14 febbraio 374. Martire e protettore degli epilettici, dopo aver compiuto un miracolo (guarendo un uomo affetto probabilmente da epilessia, all’epoca ancora misteriosa) fu fatto arrestare e giustiziare. Un’altra versione vede invece il santo donare soldi a una povera fanciulla per potersi sposare.

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Successive interpretazioni di san San Valentino come festa degli innamorati si devono a Geoffrey Chaucer, che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Successivamente sarà dimostrato che Chaucer aveva in mente la data del 3 maggio, giorno dedicato a un omonimo martire di Genova. A Parigi, il 14 febbraio 1400, era stato fondato l’Alto Tribunale dell’Amore: aveva lo scopo di decidere controversie legate a contratti d’amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. Con il Medioevo, le opere di Shakespeare e la tradizione popolare, San Valentino divenne una ricorrenza a tutti gli effetti.

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