Firenze insolita: passeggiate teatrali alla scoperta della città

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I luoghi e le dimore che hanno segnato i trascorsi fiorentini di grandi scrittori italiani e stranieri, sono al centro di “Firenze Insolita“. Si tratta di un ciclo di passeggiate teatrali, organizzato dall’associazione Archètipo, che si è aperto oggi e terminerà il 28 febbraio. Ogni visita sarà gratuita e avrà una durata di 3 ore, con un massimo di 12 persone a cui saranno forniti auricolari sanificati e mascherine.

Abbiamo ideato una serie di visite che mostrerà una Firenze insolita“, spiega la guida turistica Laura Gensini. “Le tappe inizieranno dalla casa di Carlo Lorenzini Collodi per poi camminare fino alla casa di Manzoni. Passeremo poi per il gabinetto Vieusseux, dove tutti gli intellettuali hanno passato molto del loro tempo“, aggiunge.

L’ideatore dell’iniziativa è il direttore del teatro dell’Antella, Riccardo Massai. “E’ un’idea di passeggiate teatrali per riportare il pubblico a un’esperienza dal vivo, attraversando Firenze lungo traiettorie legate a scrittori che hanno vissuto tra l’800 e il 900 questa città“. L’attore che accompagnerà le guide turistiche durante il percorso è Rosario Campisi. “Abbiamo la necessità di ritrovarci e respirare della stessa speranza. Così possiamo visitare Firenze in un modo insolito, scoprendo i personaggi e gli autori che l’hanno vissuta“, le sue parole.

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Sempre a Firenze, ritornano a risplendere i mosaici trecenteschi sulle pareti del Battistero del capoluogo toscano con figure di profeti, vescovi e cherubini. “Una volta conclusi i restauri per il Battistero di San Giovanni, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha dato avvio a un grande ambizioso cantiere di restauro dei paramenti interni“, spiega il responsabile dell’area tecnica dell’Opera di Santa Maria del Fiore.

Parliamo di 110 metri quadrati di superfici marmoree, 200 metri quadrati circa di superfici decorate a mosaico che caratterizzano le pareti di questa antica architettura, oltre 100 i metri quadrati di dorature“. Il consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Vincenzo Vaccaro, chiarisce che “in questo momento di grande difficoltà della pandemia, l’Opera di Santa Maria del Fiore è soggetta a una riduzione enorme degli introiti perché i nostri musei sono chiusi. Nonostante questo, abbiamo deciso di completare e di portare avanti il restauro del Battistero“.

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