Virologi strapagati per andare in tv? Pregliasco e Bassetti negano

Negli ultimi due anni, i virologi sono diventati una presenza fissa nei salotti televisivi. Per molti italiani i loro nomi e i loro volti sono diventati riconoscibili come quelli di tanti altri personaggi pubblici. Non tutti però hanno gradito la loro costante presenza sul piccolo schermo. Da un lato, alcuni critici hanno puntato il dito contro le loro dichiarazioni sul coronavirus, spesso discordanti e capaci di generare confusione in un periodo in cui servivano chiarezza e unità. Dall’altro, a molti ha dato fastidio l’eventualità che gli esperti ricevessero compensi elevati per le loro apparizioni televisive, andando in qualche modo contro la deontologia professionale. Su quest’ultimo punto sono intervenuti i virologi Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco che, stanchi delle continue accuse, hanno voluto fare chiarezza.

“Mai preso un euro”

Sia Pregliasco che Bassetti hanno dichiarato di non aver “mai preso un euro” per comparire in televisione, limitandosi ad avere il treno o l’hotel gratis in caso di trasferte. “Io vivo tranquillo in un appartamento di 70 metri quadri con un bagno”, ha fatto notare Pregliasco. La casa in cui vive è rimasta la stessa e al momento non ha intenzione di cambiarla. Bassetti ha rincarato la dose, dicendo di aver “rimesso molto della” sua vita privata e delle sua tranquillità “visto che i collegamenti li ho fatti la sera nel mio tempo libero”.
Questi due anni li ho presi come spirito di servizio”, ha sottolineato. In qualità di professore universitario si è sentito in dovere di “parlare alla gente” e ha individuato nella televisione lo strumento migliore per farlo. Bassetti ha dichiarato che anche in futuro non percepirà alcun compenso per le ospitate.

Per i virologi è deontologicamente sbagliato ricevere dei soldi per andare in tv?

Per un esperto è giusto o sbagliato accettare un compenso per fare divulgazione? Per Pregliasco dipende dal contesto. Un conto è commentare i fatti di cronaca, come ha fatto lui, un altro è portare in televisione un approfondimento più strutturato, come fa, per esempio, Piero Angela. “In quel caso non è sbagliato percepire un compenso”, ha osservato. Diversa l’opinione di Bassetti. “Siamo professionisti e uno nel proprio tempo libero fa quello vuole. Se si prendono compensi sono leciti, fa parte della possibilità che uno ha di prendere un gettone”.

Il caso della villa di Crisanti

Un altro virologo che negli ultimi giorni si è ritrovato nel bel mezzo di una bufera mediatica è Andrea Crisanti. Il professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova è stato accusato da vari utenti social di aver acquistato una villa del ‘600 con i soldi guadagnati grazie alle ospitate televisive. In varie interviste, Crisanti ha sottolineato di aver comprato l’immobile con i propri risparmi e di non aver guadagnato alcunché dai suoi interventi in tv.

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