Variante Delta, Sidney torna in lockdown per due settimane

La variante Delta preoccupa i Paesi Europei, Italia compresa. Ma non solo. Perché dopo l’incremento di casi di Covid-19, dovuti alla variante, nel Regno Unito, con il conseguente rinvio di alcune riaperture, a chiudere questa volta è l’Australia, Sidney in particolare. Il territorio, infatti, seguirà un lockdown di due settimane a causa proprio della variante Delta del Coronavirus.

Sidney in lockdown a causa dell’incremento dei contagi con la variante Delta

Ad annunciare il lockdown è il Governo del Nuovo Galles. La popolazione dell’area metropolitana di Sidney e nelle vicinanze di Blue Mountains, Central Coast e Wollongong, dovrà rimanere a casa fino al prossimo 9 luglio.

“La variante Delta si sta dimostrando un nemico davvero formidabile”. A dirlo è Brad Hazzard, ministro della Salute dello Stato di South Wales. “Non importa quali misure difensive adottiamo. Il virus sembra sempre come contrattacare”. Quindi Sidney, la più grande città australiana, dovrà rimanere in lockdown per due settimane. Questa decisione è stata presa a seguito della registrazione di oltre 80 casi di variante Delta del Coronavirus. Il contagio, secondo quanto emerso, sarebbe originato dall’equipaggio di un aereo.

Un altro cluster legato alla variante Delta, piuttosto significati, sarebbe stato individuato in un salone di parrucchiere, frequentato da circa 900 persone. Qui, secondo quanto emerso, alcuni dipendenti sarebbero risultati positivi alla variante Delta.

Sospesa la “bolla aerea” con la Nuova Zelanda

Inoltre, proprio a causa dell’incremento dei contagi e della situazione a Sydney, la Nuova Zelanda ha sospeso per tre giorni la “bolla aerea”. Questa ha consetito fino ad oggi i collegamenti aerei, senza quarantena, con l’Australia. Ad annunciarle la decisione, per evitare la diffusione della variante Delta, Chris Hipkins, ministro neozelandese competente per la lotta al Coronavirus.

La misura, secondo quanto emerso, dovrebbe servire per riuscire a contere i contagi e rendere la bolla area “più sicura”, sia per la Nuova Zelanda che per l’Australia.

 

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