Vaccino Sputnik V, Trani (Italia-Russia): “Russofobia da superare”

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Vincenzo Trani, il presidente della Camera di Commercio Italia-Russia ha commentato l’accordo per produrre il vaccino Sputnik V in Italia. “Non siamo più ai tempi della guerra fredda, c’è un mercato globale e tanti prodotti russi che ci aiutano a risolvere problemi. L’esempio che faccio sempre è quello del gas: perché importiamo quello e invece non possiamo importare un vaccino? Questa russofobia deve finire. Ci sono tanti svizzeri che vengono in Russia a fare il vaccino e anche tanti italiani che risiedono qui che lo fanno senza problemi. Anche io l’ho fatto e sto bene. Il presidente Putin? Non so se lo abbia fatto, lo stimo ma non lo seguo fino a questo punto. So per certo che il vaccino Sputnik V è sconsigliato ad alcune categorie di persone, come qualsiasi medicinale. Non so quale sia la categoria, dal punto di vista sanitario, del presidente“.

“Italia fuori da logica importazione”

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Per Trani, “il valore principale di questo accordo è l’uscita dell’Italia dalla logica dell’acquistare un vaccino, acquistare un prodotto, importare un prodotto e invece lavorare in una logica di produzione locale. Quindi non solo risolviamo l’emergenza Covid, ma diamo anche un impulso a tutta la rete di aziende locali impegnate nella produzione. Produrli qui vuol dire avere la possibilità di chiedere all’azienda produttrice di lasciarli sul territorio. Questa volta“, conclude Trani, “siamo stati bravi ad essere i primi, ma non saremo gli unici a livello europeo“.

Sputnik V verrà prodotto in un’azienda lombarda

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L’impresa Adienne Srl, di Caponago, in Brianza, parte della multinazionale Adienne Pharma/Biotech, produrrà in Lombardia il vaccino russo anti-Covid Sputnik V. L’intesa è stata promossa dalla Camera di Commercio Italo-Russa.

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