Corteo 1 Maggio a Milano, in migliaia per le strade: “Stop al precariato”

Vizza, (segretario generale Fenea Uil): “È un Primo Maggio in cui vogliamo mettere al centro alcuni temi, come la dignità del lavoro”

Migliaia di persone, riunite sotto le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, hanno risposto presenti al corteo del 1° maggio a Milano. “Sia una giornata di festa (dei lavoratori ndr), ma anche di mobilitazione e rivendicazione – ha dichiarato Enrico Vizza, segretario generale Fenea Uil Lombardia – È un Primo Maggio in cui vogliamo mettere al centro alcuni temi, come la dignità del lavoro, perché non deve essere un lavoro precario, e le morti bianche: in questa regione sono morte mille persone sul posto di lavoro negli ultimi 5 anni. È una cosa drammatica, una guerra civile”. Ai microfoni è intervenuto anche Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano: “L’Europa in questi mesi ha iniziato una discussione sul Patto di Stabilità e noi non sappiamo se tornerà l’austerità. Se ciò avverrà, verrà meno il welfare state che serve a famiglie e lavoratori. Il rischio è quello di mettere in discussione la qualità delle democrazie in Europa e che riemergano i nazionalismi”.

Corteo 1 Maggio Milano, manifestanti vestiti da bolscevichi: “Così aggiungiamo folklore”

Tra le migliaia di persone scese in piazza in occasione del corteo per il Primo Maggio a Milano, due manifestanti si sono distinti tra tutti. Il motivo? Indossavano le tipiche divise bolsceviche del 1917, anno della Rivoluzione Russa. “La mia divisa è stata cucita da una sarta ucraina – ha raccontato Samuele – la sua (quella di Paolo ndr) è stata ricamata nel salotto di mia nonna. Volevamo aggiungere un po’ di folklore alla manifestazione, visto che tutto è partito da lì (dal 1917 ndr)”. Poi Paolo ha aggiunto: “Facciamo parte del gruppo di rievocazione ‘Loggia Storica’ – ha spiegato – ci divertiamo a indossare uniformi storiche per ricordare appunto fatti storici”.

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