Silvio Berlusconi è negativo
per la prima volta al Coronavirus

Silvio Berlusconi è risultato per la prima volta negativo al Coronavirus in un test effettuato nelle scorse ore. Già il 29 settembre scorso Adriano Galliani, in occasione di una partita del Monza, aveva riferito di un primo tampone negativo, notizia poi non seguita da conferme ufficiali. Oggi è atteso il risultato di un nuovo test. Se si dovesse confermare la negatività, l’ex presidente del Consiglio potrebbe partecipare al matrimonio del figlio Luigi (che anche lui aveva contratto il Covid) che si sposa a Milano con la sua fidanzata Federica Fumagalli in forma strettamente privata.

Silvio Berlusconi, positivo al Covid dallo scorso 2 settembre, era stato dimesso tre settimane fa dall’ospedale San Raffaele di Milano. Era stato ricoverato con una polmonite bilaterale da Coronavirus e una carica virale “da record”, come lo stesso ex Cavaliera l’aveva definita. Con un secondo tampone negativo, sarà ufficialmente considerato guarito. Nel frattempo anche Marina Berlusconi è ormai guarita ed è anche tornata al lavoro in Mondadori.

Il lungo isolamento domiciliare di Silvio Berlusconi

La convalescenza dell’ex Cavaliere è stata lunga e difficile e ha inciso non poco sul suo umore. A un mese di distanza dal contagio, il leader di Forza Italia era stato costretto a proseguire l’isolamento domiciliare. Come raccontato dal suo medico, Alberto Zangrillo, Berlusconi, durante il ricovero, era apparso molto provato. Anche perché “una delle caratteristiche veramente negative del Covid-19: ti obbliga alla solitudine e ad affrontare la malattia da solo”. Il leader di Forza Italia aveva parlato, all’uscita dall’ospedale, del Covid come della “prova più pericolosa della mia vita” e in un’intervista aveva spiegato di essere stato “in angoscia per i figli e i nipoti”.

Anche Barbara Berlusconi aveva commentato la notizia della sua positività (e quelle che la individuavano come una delle possibili cause della malattia del padre). In una dichiarazione pubblica affermò di non essere “un’untrice” e accusò di avere subìto un “trattamento disumano”.

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