Sciopero Trenord, le corse a rischio e le fasce orarie garantite

Trenord ha comunicato che oggi, lunedì 31 maggio, alcune sigle sindacali hanno indetto uno sciopero che potrebbe avere delle ripercussioni sulla circolazione ferroviaria in Lombardia. In particolare, alcuni treni regionali, suburbani e il Malpensa Express potrebbero subire “limitazioni e cancellazioni”. L’agitazione, iniziata alle 9, andrà avanti fino alle 17. Trenord ha escluso dai possibili disagi tutti i treni partiti entro 9 e arrivati a destinazione entro le 10. La compagnia, inoltre, ha specificato che nel caso di non effettuazione dei treni del servizio aeroportuale saranno istituti degli autobus sostitutivi tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto, senza fermate intermedie, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto, anche in questo caso senza fermate intermedie. I ritardi e le cancellazioni saranno comunicati tramite gli annunci sonori e i monitor presenti nelle stazioni. Anche al termine dello sciopero potrebbero esserci delle ripercussioni sulle varie corse.

Lo sciopero nazionale del primo giugno

Per quanto riguarda lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale del primo giugno, Trenord ha specificato che l’agitazione non coinvolgerà “Ferrovienord, operatore TPL regionale”. Ciononostante, nella giornata di domani i potenziali disagi non mancheranno. A Milano, come nelle altre grandi città, sono previsti disservizi per quanto riguarda la circolazione di bus, tram e metro. Lo sciopero, organizzato per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, è previsto nella fascia che oraria che va dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. A Roma saranno sospese le corse di bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Lido e Termini-Centocelle. Il servizio sarà garantito prima delle 8:30 e dopo le 12:30. A Catania, il personale viaggiante di Atm che aderirà allo sciopero di asterrà dal servizio dalle 10:00 alle 18:00 e dalle 21:00 fino alla fine del turno.

Le ragioni dell’agitazione

In una nota, i sindacati che hanno organizzato lo sciopero hanno spiegato le proprie motivazioni. “Governo, Regioni e ed enti locali devono sapere che, nonostante alle aziende siano arrivati i previsti contributi pubblici economici, gli autoferrotranvieri aspettano il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2017”, hanno scritto.

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