Ponte crollato a Baltimora, i casi più gravi avvenuti negli ultimi anni

Più di dieci ore dopo il disastro del crollo del ponte di Baltimora, 6 persone risultano disperse, ma il bilancio potrebbe aggravarsi

Continua la ricerca dei sei dispersi a seguito del ponte crollato a Baltimora, negli Stati Uniti. È morta in ospedale una delle due persone che erano state recuperate in acqua dopo il crollo, mentre l’altra è stata messa in salvo e starebbe bene: questo è stato reso noto dal segretario ai Trasporti del Maryland, Paul Wiedefeld.

Il capo dei Vigili del fuoco di Baltimora, James Wallace, ha affermato che si tratta di un “incidente molto grande”, che alle operazioni partecipano diverse agenzie e le informazioni “potrebbero cambiare con lo sviluppo delle ricerche” in un’area molto ampia. “Siamo in una fase attiva di ricerca e salvataggio”, ha puntualizzato.

Ma che cosa è successo nel dettaglio? Il ponte Francis Scott Key è stato colpito da una grande imbarcazione ed è crollato nel fiume Patapsco. A provocare il crollo è stata una nave porta container (Dali di Singapore) che ha preso fuoco ed è affondata.

Secondo i siti di monitoraggio del traffico marittimo, la nave, salpata poco prima dell’una di notte ora locale, le sei del mattino in Italia, era diretta a Colombo, nello Sri Lanka.

Crollo del ponte a Baltimora, negli USA
Crollo del ponte a Baltimora, negli USA – AFP – Newsby.it

 

Escluso che il crollo del ponte di Baltimora possa essere collegato ad un atto terroristico: “Non ci sono indicazioni che sia stato un atto intenzionale e stiamo valutando l’impatto sul porto di Baltimora”, ha detto segretario alla Sicurezza Interna, Alejandro Mayorkas.

Wiedefeld ha confermato che al momento del crollo sulla struttura vi erano operai che “stavano facendo delle riparazioni al rivestimento di cemento del ponte. Sappiamo che vi erano degli individui sul ponte al momento del crollo, operai che lavoravano per noi”, ha detto. Inoltre Wiedefeld ha spiegato che l’Autorità portuale ha istituito una struttura per accogliere i familiari delle persone che si ritiene fossero sul ponte al momento del crollo.

“All’1.35 del mattino la polizia di Baltimora è stata informata del crollo parziale del ponte, con la possibile caduta di operai in acqua”, la prima nota diffusa dal Dipartimento di polizia. Il ponte, lungo circa 2,6 km e realizzato in acciaio, fa parte dell’Interstatale 695 ed è una delle principali arterie del traffico della città.

A causa della “perdita di propulsione”, la nave porta container Dali aveva perso il controllo ed aveva avvisato le autorità del rischio di collisione.

Questo è quanto scrive Abcnews citando un rapporto non classificato della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, l’agenzia per la sicurezza cibernetica e delle infrastrutture riguardo l’incidente che ha portato al crollo del ponte.

“La nave ha notificato al dipartimento dei Trasporti del Maryland che avevano perso il controllo e che una collisione con il ponte era possibile – si legge nel rapporto -, lo scontro della nave con il ponte ha provocato il suo completo crollo”.

Al momento della collisione, ai comandi della porta container Dali non c’era il suo equipaggio ma piloti locali dipendenti del porto, usati proprio per evitare incidenti come quello avvenuto oggi.

“I piloti fanno entrare ed uscire le navi dal porto di Baltimora”, ha affermato Wiedefeld, spiegando che i piloti del porto salgono a bordo delle navi in arrivo all’ingresso del canale, mentre per quelle che escono le portano in acque aperte. L’idea è che i piloti locali conoscono i pericoli di ogni porto, fiume o canale, ha aggiunto Wiedefeld.

La compagnia di navigazione Synergy Marine Group ha quindi confermato che la sua nave porta container ha urtato un pilastro del Key Bridge, riporta la Bbc, aggiungendo che secondo la compagnia tutti i membri dell’equipaggio, compresi i due piloti a bordo, sono stati rintracciati e non ci sono segnalazioni di feriti. Restano “da accertare le effettive cause dell’incidente”.

La stessa nave era stata coinvolta in un’altra collisione, questa volta nel 2016 ad Anversa, in Belgio, secondo quanto riportano Vessel Finder e l’archivio degli incidenti Shipwrecklog.

Invece, secondo quanto riprende il Guardian, in quell’occasione la prua della nave aveva strisciato il lato della banchina uscendo dal porto e danneggiando diversi metri dello scafo.

Secondo Vessel Finder, le condizioni meteo erano buone e l’incidente dipese interamente dal comandante e dal pilota della nave: in quell’occasione non vi furono feriti.

Singapore fa sapere intanto di “collaborare” con le autorità degli Stati Uniti dopo l’incidente: in una nota diffusa sul suo sito web la Maritime and Port Authority di Singapore (Mpa) conferma “l’incidente” che ha visto coinvolta l’imbarcazione registrata a Singapore.

L’Autorità fa sapere di essere “in contatto con la Guardia Costiera Usa e la compagnia di gestione della nave per fornire l’assistenza necessaria” e garantisce “piena collaborazione alla Guardia Costiera Usa nelle indagini”. La stessa Maritime and Port Authority di Singapore indaga sull’incidente.

Intanto il governatore del Maryland, Wes Moore, annuncia di aver dichiarato lo stato d’emergenza dopo il crollo, confermando che il suo ufficio è in stretto contatto con le autorità coinvolte e aggiunge: “Ho dichiarato uno stato d’emergenza qui nel Maryland e stiamo lavorando con un team interistituzionale per dispiegare rapidamente le risorse federali dell’Amministrazione Biden”.

L’Fbi e gli agenti dell’Atf (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms, and Explosives), sono intanto arrivati per assistere le autorità locali nelle indagini, riferisce la Cbs. Su X l’Fbi conferma che suo “personale di Baltimora è sul posto al Francis Scott Key Bridge e lavora al fianco dei colleghi locali, statali e federali”.

“E’ una tragedia inimmaginabile”, ha detto il sindaco di Baltimora, Brandon Scott, dopo il crollo. “Prima di tutto dobbiamo pregare per tutte le persone colpite e per i soccorritori”, ha aggiunto durante una conferenza stampa.

“Dobbiamo pensare alle famiglie, alle persone colpite, alle persone che dobbiamo trovare – ha aggiunto – È su questo che dobbiamo concentrarci ora, continueremo a lavorare con tutte le agenzie governative per fare tutto il possibile per superare questa tragedia”.

Altri incidenti nella storia recente

“Tutto finora indica che questo è stato un terribile incidente, in questo momento non abbiamo altre indicazioni, nessuna ragione per credere che sia stato un atto intenzionale.

È quanto ha detto il presidente Joe Biden intervenendo dalla Casa Bianca, assicurando che invierà tutte le risorse federali di cui c’è bisogno per rispondere all’emergenza.

Il crollo del Ponte Morandi a Genova del 2018
Il crollo del Ponte Morandi a Genova del 2018 – Wikimedia Commons @Michele Ferraris – Newsby.it

 

“Il porto di Baltimora è uno dei più grandi hub marittimi, che lo scorso anno ha avuto un record numero di cargo, noi lo rimetteremo in grado di operare il prima possibile”, ha affermato Biden spiegando che al momento “la nostra priorità sono le operazioni di soccorso e ricerca” delle persone cadute in acqua con il crollo del ponte e poi “bisognerà ripulire il canale” dai detriti del ponte crollato.

Ecco che di seguito andiamo a riprendere altri incidenti simili, dal 2004 ad oggi:

  • 15 dicembre 2004, Friuli Venezia Giulia: cede un ponte durante un collaudo a Tramonti di Sopra sul torrente Vielia, in provincia di Pordenone. Un autista rimane ferito.
  • 24 dicembre 2009, Kota (India): crollo del ponte quasi del tutto sospeso sul fiume Chamble. Non ha retto fino alla fine dei lavori e doveva essere finito entro maggio 2017. Nel crollo morirono 48 lavoratori
  • 26 novembre 2011, Indonesia: cade il collegamento tra le città di Tenggarong e Samarinda. Nel Kalimantan orientale, la seconda provincia più grande sull’isola del Borneo, la struttura del ponte cede all’improvviso e trascina nelle acque del fiume Mahakam decine di veicoli, moto, un autobus e molti operai edili mentre erano al lavoro. Il fiume è profondo dai 35 ai 40 metri e morirono 11 persone tra i detriti
  • 24 agosto 2012, Cina: crolla il ponte sulla superstrada ad Harbin nella provincia di Heilongjiang alle 5.30 del mattino. Numerosi camion sono coinvolti nel cedimento, 3 persone muoiono e 5 restano gravemente ferite. L’incidente avviene a circa 3,5 chilometri da Yangmingtan Bridge, costruito proprio l’anno prima.

  • 18 novembre 2013, Oliena-Dargali, Sardegna: cede il ponte sulla provinciale a causa di una grande alluvione che portò il crollo dell’infrastruttura. Qui morì un agente di polizia, tre suoi colleghi restano feriti. È attualmente in corso un processo a carico di 61 persone tra dirigenti e amministratori di enti locali.
  • 31 marzo 2016, Calcutta, India: crolla un grande cavalcavia ancora in costruzione. Almeno 10 persone muoiono nel crollo e si contano oltre 100 i dispersi, intrappolati sotto le macerie. I soccorsi cercano per ore di sollevare lastre di cemento per portare in salvo le persone.
  • 28 ottobre 2016: collassa il ponte tra Milano-Lecco alle 17.23, collegamento sulla provinciale 49 Molteno – Oggiono al passaggio di un Tir di oltre 108 tonnellate all’altezza del km 41 della superstrada. Muore un uomo di 68 anni e si contano 4 feriti. Poche ore prima era stata segnalata la presenza di calcinacci ai piedi del ponte.
  • 14 agosto 2018, Genova: cade il ponte Morandi, il viadotto autostradale che collega la A7 con la A10 e che si portò via 43 vite. Oltre al blocco della viabilità urbana, ferroviarie a autostradale, il disastro obbliga 566 residenti ad abbandonare la propria abitazione per motivi di sicurezza. Il Morandi viene demolito.
    Il 3 agosto 2020 viene inaugurato, in sua sostituzione, il nuovo viadotto Genova San Giorgio, costruito su progetto dell’architetto Renzo Piano ed aperto al traffico il 4 agosto 2020 alle ore 22.00 circa.
  • 11 ottobre 2019, Wuxi, Cina: un ponte cede sopra il traffico della città, con tre auto schiacciate e almeno tre persone uccise nel centro della città, provincia cinese di Jiangsu, 100 km a nord di Shanghai. Il crollo avviene appena passate le 18.00, orario di punta. Le operazioni di soccorso proseguirono tutta la notte.
  • 8 aprile 2020, Aulla, Massa Carrara: cade il ponte provinciale di collegamento con la Liguria durante la pandemia e rimangono coinvolti due furgoni. Il ponte sul fiume Magra si trova al confine tra Liguria e Toscana e le due vetture precipitarono sul letto del fiume, nonostante i soccorsi dei Vigili del Fuoco.
  • 4 maggio 2021, Città del Messico: crolla un ponte sopraelevato, dove trovarono la morte 15 persone e circa 70 feriti. L’incidente è avvenuto intorno alle 22.30 ora locale, sulla linea 12.
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